Un aiuto ai cani ucraini?
Cara Diana,
sono un’amica di Paco e vi seguo dalla bellezza di 25 anni! Tra le tante associazioni con cui sono venuta in contatto ho sempre apprezzato la vostra serietà e l’amore vero e non solo di facciata che impronta tutte le vostre iniziative. Che ci sia tu, con la tua faccia onesta, garante dell’associazione è ciò che vi qualifica rispetto agli altri che non si sa mai bene chi siano e cosa facciano e se lo fanno per mestiere o per amore. Vi aiuto perciò sempre con piacere e la certezza che tutto vada a buon fine.
Ecco… ora sono straziata da quanto succede in Ucraina, agli esseri umani e agli animali. Non avete intenzione di promuovere una raccolta fondi per i cani e i gatti ucraini? Mi sentirei molto più tranquilla ad affidare a voi quel poco di denaro che potrei destinare.
Con affetto
Teresa
Cara Teresa,
grazie per essere al nostro fianco da tanto tempo. Ho ricevuto sollecitazioni da più parti affinché lanciamo una raccolta fondi a favore dei cani ucraini. Ma pur essendo addolorata per quanto sta succedendo, non mi sento di chiedere altri sforzi ai nostri sostenitori oltre a quelli che già fanno, con comprensibile fatica, per le nostre “normali” iniziative. Se lanciassimo una raccolta per l’Ucraina, sai come andrebbe a finire? Che chi solitamente sostiene la Campagna Antiparassiti (che siamo gli unici a condurre da 21 anni a favore di decine di rifugi in tutta Italia) invece di darci aiuto per quella ce lo darebbe per l’Ucraina, e tutti i rifugi che da anni contano sul nostro sostegno continuativo sarebbero in grosse difficoltà. Certo, ci darebbe più visibilità, come sanno bene le ONG che si buttano a capofitto sulle nuove emergenze dove sono puntati i riflettori dei media, e mollano di botto i fronti su cui erano impegnate lasciando a metà del guado i paesi dove operavano prima. Purtroppo dobbiamo scegliere, e io preferisco non tradire la fiducia di chi da anni la ripone in noi.
Un caro saluto
Diana
