Spiagge, politici… e divieti
Gentilissima signora Lanciotti,
riprendendo la Sua “filippica” sui politici (tutti uguali, fanno finta di litigare ma poi si siedono insieme alla lauta greppia cortesemente pagata da tutti gli italiani) vorrei segnalarLe quanto capitatoci lo scorso anno.
Mia moglie e io avevamo scelto, preso nota della Legge Regione Toscana 20 ottobre 2009, n. 59 (che all’articolo 19 consente l’accesso ai cani a tutte le aree pubbliche e di uso pubblico, spiagge comprese), di passare una settimana di vacanza con il nostro setter nel comune di Bibbona, ma giunti sul posto trovavamo la sorpresa. L’ordinanza sindacale n. 62 del 25/05/2010 ci ha infatti costretto a tornare a casa prima del tempo, con i costi e i disagi di un inutile viaggio e la penale dovuta all’albergatore per l’anticipato abbandono della camera prenotata.
Scrivevo alla Regione Toscana (al Presidente, pardon, “governatore” e all’Assessora al Turismo) chiedendo se può un’ordinanza sindacale ignorare nelle forma e nella sostanza una legge regionale perché, se una legge non viene fatta rispettare, è inutile, e applicando le proprietà transitive il cittadino può pensare che sia inutile anche l’Ente che l’ha emanata. Il “governatore” non si è degnato d rispondere, l’assessora si è arrampicata sui vetri ma, in buona sostanza, ha fatto capire che per lei le cose andavano bene così come stavano.
Scrivevo anche alle onorevoli Brambilla e Martini (sempre pronte a mostrare in TV le loro grazie, molto meno a rispondere ai sudditi… siamo cittadini solo nel mese che precede le elezioni): a distanza di mesi attendo ancora una loro cortese risposta.
Pazienza, quest’anno faremo le vacanze come facevamo negli anni passati: lasceremo a casa il cane (al quale vogliamo risparmiare lo stress di un viaggio nella stiva di un aereo che potrebbe anche arrivare e partire con ore di ritardo) e andremo in Corsica, in Croazia, in Grecia dove, en passant, il mare è infinitamente più bello anche senza la griffe delle Bandiere Blu che sventolano sulle spiagge toscane.
Brillante successo, indipendentemente dall’appartenenza a questo o quel partito politico, per chi dovrebbe incentivare il turismo in Italia.
Giancarlo Nazari
(clicca su “Leggi tutto” per leggere la risposta di Diana)
Gent.mo signor Nazari, capisco perfettamente il suo disappunto. Come Fondo Amici di Paco siamo stati i primi a denunciare, con una raccolta firme nel 2000, l’assurda situazione di divieti che rende impossibile portare con noi i nostri cani (se, ovviamente, ben educati, tranquilli e sani).
Da allora qualcosa è cambiato e ogni anno sorgono (per iniziativa dei privati) spiagge accessibili ai cani (ne trova un elenco, da verificare, sul sito www.amicidipaco.it).
Le istituzioni come sempre cavalcano la tigre mentre è in corsa, ma poi quando la tigre si è messa tranquilla scendono e salgono su un’altra tigre in corsa: l’importante è essere sempre al centro dell’attenzione e far vedere (o credere) di fare qualcosa a favore dei cittadini.
Più e più volte purtroppo ho avuto la riprova che le due signore da lei citate si muovono solo quando c’è da farsi… belle agli occhi degli elettori. Non c’è verso che rispondano a una richiesta neanche a pregarle in ginocchio (cosa che comunque non ho mai fatto né farò). E’ triste, ma è così.
Del resto chi vuole che, oggigiorno, si metta in politica? Gli idealisti? Quelli che credono davvero nei valori di libertà e democrazia? Quelli che vogliono fare davvero qualcosa di buono per la nazione? Macché: politica ormai la fanno solo quelli che non saprebbero far altro (i classici senzamestiere) e/o coloro che sono affamati di soldi e potere.
Tanto che, a costo di sembrare qualunquista, ho deciso che finché non mi presenteranno una faccia presentabile, che mi garantisca di lavorare seriamente per la nazione e non per la famiglia (la sua), non perderò più nemmeno tempo per andare a votare.
Mi dispiace che lei abbia deciso di arrendersi all’imbecillità di certi amministratori locali che non hanno ancora capito che il turismo si incentiva anche con l’accoglienza degli animali, così come avviene all’estero.
Però se andrà in Corsica, il suo cagnolone potrà portarlo senza problemi: ormai tutte le compagnie marittime hanno dotato i propri traghetti di cabine in cui si può accedere anche con i propri cani (le ultime ad adeguarsi sono state Moby Lines e Grimaldi, dopo Corsica e Sardinia Ferries, che li accoglievano in cabina già da anni) e nelle spiagge corse non troverà gli ignobili divieti che invece si trovano ancora in Italia.
Ah, se per caso una delle due signore le dovesse rispondere, me lo faccia sapere. Ma qualcosa mi dice che sarà più facile che la terra si metta a girare al contrario…
Le auguro di poter fare vacanze migliori dello scorso anno, in compagnia del suo amico a quattro zampe, in barba a certi signori e certe signore che hanno ancora tanto da imparare. Soprattutto a tacere e a lavorare.
Diana