Si è sposato Tom Cruise!
Echissenefrega!
Da più di dieci giorni i telegiornali e immagino altre trasmissioni tv che evito accuratamente ci stanno massacrando con una profusione di notizie sullo pseudomatrimonio di Tom Cruise e…
…oddio, non so nemmeno come si chiama la tizia con cui si sposa. Non so chi è, che cosa fa, e non me ne interessa proprio nulla. E allora perché ogni tiggì mi deve inondare di notizie su questo matrimonio (che poi matrimonio non è, ma è piuttosto una grande farsa mediatica)?
Perché? Certo, per i giornalisti (giornalisti?…) è molto più divertente ricamare sul vestito che indosserà lo sposo o la sposa, o sul menù che delizierà i palati di cotanti illustri invitati (Becham e moglie, o il sedicente ex comunista Veltroni, tanto per dirne alcuni…) che discettare sulle nefandezze di una finanziaria che ci sta affamando tutti e sta rendendo tutti gli italiani più poveri e asserviti a un governo che si veste da agnello per nascondere il proprio vero aspetto di vampiro assetato del nostro sangue… del sangue di noi contribuenti… Soprattutto se siamo liberi professionisti e come tali, si sa (perlomeno “loro” dicono di saperlo con assoluta certezza), dotati di un’incurabile e connaturata inclinazione all’evasione delle tasse…
Ma tornando al buon Tom che, poverino, con tutta questa grancassa mi sta pure diventando antipatico (aspetta che vada ancora a noleggiare un DVD di un suo film… ne passerà di tempo!): il dubbio che mi viene è che tutto questo can can intorno a una notizia che in tempi normali avrebbe occupato un posticino di decimo piano in un paio di tiggì serva proprio a imbambolarci, a… risvegliare il nostro sopito lato romantico e sognatore, e farci evadere (questo sì, che a “loro” va bene!) con la mente e dimenticare che, intanto che Tom Cruise convola a nozze (che, ripeto, vere nozze non sono), Prodi, Padoa Schioppa, Visco e compagnia brutta ci stanno rapinando a piene mani. Sì, è così. E, quando saremo usciti dal nostro sogno popolato di tanti John Travolta che sorvolano su di noi coi loro Boeing personali stracarichi di divi di Hollywood, ci accorgeremo che siamo un po’ più poveri e soprattutto più fessi. Fessi ad accettare che un branco d’incapaci, falsi e mistificatori decida per il nostro futuro e ci tartassi come mai era successo nella storia della nostra repubblica.
E’ l’unica giustificazione (anche se amara) che posso dare al fatto che i notiziari stiano dando così tanta enfasi a ‘sto fatto delle nozze di un attore che, scaricato dalla sua casa cinematografica, deve trovare il modo di mantenere alta la propria visibilità. E’ l’unica giustificazione plausibile, sennò non capisco come certi giornalisti facciano a credere che, davvero, agli italiani interessi sapere quanti erano, cos’hanno mangiato, se hanno starnutito, al matrimonio di Tom Cruise.
Mi pare sennò impossibile che non si rendano conto che stanno dando spazio a un ridicolo e cafonissimo baraccone, a gente che anche se ha fatto i soldi non ha capito che i momenti belli della propria vita non si consumano sotto gli occhi dei giornalisti, e dandosi in pasto a mezzo mondo.
Che tristezza, che squallore, che buzzurraggine.
E che cosa dire della torta venuta espressamente in aereo dagli Stati Uniti? Non è uno spreco, uno schiaffo alla povertà? Non è un’offesa a chi (e siamo in tanti) si arrabatta ogni giorno per mettere insieme qualcosa per campare, sperando che il governo ti lasci due lire per tirare avanti?
Come mai nessuno si scandalizza?
Nessuno dice che forse la torta potevano ordinarla in una pasticceria di Roma. Ce ne sono tante e ottime. E che di candele a ogni finestra del castello potevano metterne una, non due, o tre… O che i fuochi d’artificio potevano risparmiarseli… O, infine, che facevano meglio a starsene a casa loro a farsi le loro cose in sordina, e usare quello che avrebbero risparmiato per far del bene a chi ne ha bisogno.
Eppure nessuno lo dice, nessuno si permette di criticare. Siamo così provinciali da voler tartassare chi ha il fuoristrada (magari vecchio, di seconda mano, con più di centomila chilometri…), e sorridiamo con indulgenza davanti allo stuolo di carabinieri (pagati da noi contribuenti) messi lì per giorni a vegliare sul riposo dei divi di Hollywood accorsi a Roma al seguito di Tom Cruise.
E poi ci sono quelli che mi dicono: “Con tutti i bambini poveri che muoiono di fame, tu aiuti i cani!”
Ah, sì? Ditelo al signor Cruise, chiedete a lui di aiutare i bambini poveri e affamati. Lui sì che ne ha la possibilità. Non io, che ogni giorno devo difendermi dagli assalti di un governo predone.
Un governo ladro anche quando non piove.
Diana Lanciotti