UN BROCCOLO PER UN VACCINO (ottobre 2014)

UN BROCCOLO PER UN VACCINO
Vacciniamo i cani (e i gatti) sardi

A UN MESE DALL’USCITA IL NUOVO LIBRO DI DIANA LANCIOTTI STA AVENDO UN GRANDE SUCCESSO. L’AUTRICE HA DECISO DI USARNE IL RICAVATO PER FINANZIARE UNA CAMPAGNA VACCINAZIONI PER I CANI E I GATTI DEI RIFUGI SARDI.

A un mese dall’uscita La vendetta dei broccoli, l’attesissimo “giallo vegetariano” di Diana Lanciotti, giornalista, scrittrice e fondatrice del Fondo Amici di Paco, sta avendo un successo clamoroso.
Chi l’ha letto è rimasto entusiasta e sta facendo passaparola. Ne parliamo direttamente con l’autrice.

Diana, te l’aspettavi un successo così?
Devo dire la verità? Sì, perché La vendetta dei broccoli è un libro in cui credo molto. Forse, dopo Paco, il Re della strada, quello che reputo più capace di rappresentare la Grande Svolta.
Grande Svolta per chi?
Per gli animali, prima di tutto, e non solo quelli a noi più vicini, come i cani e i gatti, ma anche tutti quelli che vivono per servirci o sfamarci. E poi per tante persone, che non avendo mai approfondito la questione degli allevamenti intensivi, di ciò che mettiamo ogni giorno nel piatto con leggerezza dal punto di vista salutistico ed etico, ora leggendo un libro di evasione e non un saggio avranno modo di porsi delle domande.
Penso anch’io che il fatto che sia un giallo, cioè un libro che, al di là del messaggio “animalista”, può piacere (come sta piacendo) a tanti lo rende più efficace di un saggio. Penso a libri come China Study o altre bibbie del vegetarismo, letti dai vegetariani ma lettera morta per gli altri.
Infatti è difficile che chi non è già mentalizzato sul cambiamento di abitudini alimentari compri un libro come quelli che hai citato. Mentre è facile (e i fatti lo confermano) che chi compra La vendetta dei broccoli perché è una storia intrigante si lasci anche tentare da certe riflessioni.
Ti basta che riflettano?
Mi basterebbe già quello. Non pretendo conversioni di massa al vegetarismo. Ma come successe con Paco, in un’epoca in cui nessuno o quasi parlava o si preoccupava di randagismo molti iniziarono a riflettere, a porsi delle domande. E direi che dopo quasi 18 anni la situazione è cambiata in modo allora impensabile: ora parlare di diritti e sentimenti degli animali e tutto ciò che vi ruota intorno è la cosa più normale del mondo. Allora si era guardati un po’ come delle mosche bianche, o delle… pecore nere. Adesso è il contrario: non preoccuparsi delle sorti degli animali è un’eccezione, un essere fuori dai tempi e dalla realtà.
Pensi perciò che… quando ne riparleremo tra 18 anni potremo dire le stesse cose circa le scelte alimentari?
Ne sono convinta. È inevitabile.
Anch’io ne sono sicura, come sono sicura che questo libro sarà all’origine del cambiamento, come 18 anni fa lo fu Paco, il Re della strada. Libri che, seppur di finzione, lasciano un segno profondo in chi li legge.
Lo spero e ti dirò che ci credo fermamente, a costo di sembrare immodesta. Ma come sai e come dico sempre, per me lo scrittore più che un artista è un tramite tra i lettori e le storie che esistono già, nascoste da qualche parte. Se sono belle storie, capaci di colpire il lettore non è merito nostro. Tocca a noi scovarle (come dice Stephen King disseppellirle) e offrirle. al lettore.
Detta così sembra facile. Ma scrivere bene come te non è così semplice come vuoi farlo sembrare…
Diana ride.
Vorrei parlare, Diana, della tua decisione di devolvere le vendite del libro, come già hai fatto con La gatta che venne dal bosco, a un’iniziativa benefica legata alla Sardegna.
Sì, ho deciso che le vendite di Natale de La vendetta dei broccoli fatte direttamente dal Fondo Amici di Paco saranno utilizzate per l’operazione “Un broccolo per un vaccino – Vacciniamo i cani sardi” per l’acquisto dei vaccini per i canili sardi colpiti dall’alluvione del novembre 2013 e tuttora in difficoltà.
Perciò un appello a tutti gli “amici di Paco”: acquistare La vendetta dei broccoli è un gesto di grande solidarietà. E comprandolo direttamente dal Fondo Amici di Paco si devolve una cifra maggiore in beneficenza. Buona lettura!
Paola Cerini – Amici di Paco 58