Molly, cucciola Jack Russel con megaesofago
Da circa 30 giorni vive con noi Molly una stupenda cucciolina di jack russel, ma ieri dopo vari accertamenti la diagnosi è stata che soffre di megaesofago.
A parte i consigli base sull’alimentazione da seguire non so altro. Mi piacerebbe saperne di più soprattutto vorrei capire che tipo di vita aspettarmi, e gli sbagli da non commettere per non sbagliare.
Se mi vorrà rispondere la ringrazio fin da ora.
Saluti cordiali
Anna
Cara Anna, ricevo, come vedrà su questa rubrica, tantissime lettere di persone che, conoscendo la mia esperienza con il mio Joy, mi scrivono per avere consigli sul megaesofago. Il tono di solito è allarmato, a volte angosciato. Infatti quasi tutti, dopo la diagnosi, si sentono dire che il loro cane va soppresso o operato, senza garanzie di riuscita.
Lei è la prima che invece sembra affrontare la questione con serenità. Significa che per fortuna non ha incontrato qualche cassandra che l’ha terrorizzata, e invece chi le ha spiegato il problema l’ha messa di fronte alla realtà pura e semplice. Fortuna che capita a pochi, a quanto pare.
Io stessa, quando mi dissero che Joy doveva essere soppresso (il mio tesoro aveva allora poco più di un mese e non era ancora entrato in casa nostra, ma nel mio cuore sì, eccome!), mi disperai. Finché non ne parlai con il nostro veterinario, che mi disse che Joy si poteva curare. E così è stato.
Lei mi chiede che vita può aspettarsi. Le rispondo con qualche foto: questa.
Questa è la vita che può aspettarsi con un cane affetto da megaesofago, che venga curato come si deve e venga seguito con certe attenzioni, soprattutto nei primi mesi: una vita normale e felice.
Le dico che cosa ho fatto io con Joy: fino al cambio dei denti gli somministravo 4 pasti (tenga conto che è un Leonberger, quindi parliamo di taglie ed esigenze diverse) a base di riso soffiato bagnato con acqua, carne macinata, ricotta, formaggio tipo Edamer, spesso ceci, carote spezzettate, mele, un cucchiaio di olio d’oliva; il tutto, fino a circa sei mesi, e comunque fino al cambio totale dei denti, frullato. Ora che ha quasi quattro anni, gli do le stesse cose ma senza più frullarle, e ripartite in due pasti.
Sin da piccolo Joy mangia in una ciotola sistemata su un apposito trespolo regolabile in altezza, che si può comprare nei negozi di articoli per animali. La ciotola va collocata all’altezza del petto, in modo che non debba chinarsi per mangiare.
Il tipo di alimentazione e la sua somministrazione sono fondamentali ma è altrettanto fondamentale una cura. Il nostro veterinario, il dottor Dalzovo di Verona, ha una grande esperienza in questo campo e perciò le suggerirei di rivolgersi a lui come hanno già fatto tante persone da tutta Italia con ottimi risultati.
Se ben curata e alimentata nel modo giusto, anche la sua Molly diventerà una cagnolina robusta e felice.
Una volta passato il periodo della dentizione, il più impegnativo, potrà considerarla un cane come qualsiasi altro. Così è il mio Joy, che salvo un attaccamento viscerale a me, dovuto probabilmente al fatto che abbiamo vissuto in simbiosi sin dall’inizio e che ha “sentito” dentro di sé la mia apprensione, non mostra “segni particolari” legati a questa patologia.
Spero di aver risposto in modo soddisfacente. Se ha dubbi, non esiti a ricontattarmi. E mi faccia sapere. Ci terrei molto che tutti coloro che si scontrano con questo problema potessero conoscere dall’esperienza di chi ci è passato quali sono le strategie migliori da seguire.
Un caro saluto a lei e una grande coccola alla piccola Molly
Diana
P.S. Qui troverà diverse risposte alle lettere di altri proprietari di cani con megaesofago:
Le mando per mail il numero di telefono del dottor Dalzovo. Lo chiami pure facendo riferimento a me.