Libro per bambini?
Diana salve,
io sono una sua lettrice (ho letto “Mamma storna” che mi ha commossa profondamente) ed una persona che ama gli animali come lei. Ammiro molto la sua attività ma, il motivo della mia lettera riguarda la richiesta di avere un suo parere per una eventuale pubblicazione, di un mio manoscritto. Le spiego che il mio è un breve racconto fantastico (forse adatto ad una fascia di lettori molto giovane) e la protagonista è una mucca molto particolare. Il racconto è accompagnato da 8 miei “scarabocchi” che dovrebbero rappresentare alcune situazioni del racconto. Le confesso che mi piacerebbe pubblicare questo racconto e nel contempo aiutare il Fondo Amici di Paco, per cui chiedo a Lei come procedere per sottoporre il manoscritto in questione.
In attesa di una sua cortese risposta, Le invio i miei più cordiali saluti.
S. P.
(clicca su “Leggi tutto” per leggere la risposta di Diana)
Gentilissima amica, anche se lei non me l’ha chiesto ometto il suo nome, bellissimo, perché, oltre a essere come ho detto bellissimo, è anche molto insolito e quindi ricondurrebbe facilmente a lei, e non so se le farebbe piacere.
Però pubblico la sua lettera, come sempre faccio con quelle che hanno contenuti che possono essere interessanti anche per altri lettori (nel suo caso scrittori).
In effetti per Paco Editore siamo sempre alla ricerca di storie legate al mondo degli animali, da inserire nella collana "Amici di zampa", che è quella che ci caratterizza di più, quella che crea una forte identità, ci fa riconoscere da librai e lettori e, soprattutto, è più in linea con i valori e i messaggi che vogliamo diffondere attraverso Paco Editore e il Fondo Amici di Paco, l’associazione da cui nasce la casa editrice e alla quale vengono devoluti gli introiti derivanti dalla vendita dei libri.
Da quanto leggo, mi pare che la sua storia rientri nel filone della narrativa per l’infanzia, una branca che viene trattata da editori specializzati, o che comunque abbiano al loro interno collane specifiche.
Da anni all’interno di Paco Editore è in corso un dibattito: se dedicarci anche all’editoria per l’infanzia o no. I nostri consulenti e quelli del nostro distributore ci consigliano di no. E’ un mondo un po’ complesso, che richiede molte risorse e un’organizzazione che noi non abbiamo.
Non sa quanto mi dispiace dover dire di no ad autori che, come lei, ci propongono opere per i più piccoli. Anche perché sono convinta che si debba lavorare molto proprio su di loro per sensibilizzarli all’amore e al rispetto verso tutte le specie viventi.
Ma la decisione alla fine deve tener conto di una strategia editoriale che per ora (dico per ora) ci impone di mantenere fede alla linea finora seguita.
Come lei forse saprà, pubblichiamo pochi titoli l’anno, e quei pochi devono garantirci di raggiungere il target più vasto possibile.
E’ anche una questione di budget, per noi; anzi, direi che tutto va ricollegato al vil denaro: l’editoria per ragazzi è, come le dicevo, molto complessa. Non basta stampare un libro in bianco e nero in roto-offset (che consente medio-alte tirature a costi abbordabili) e mettergli una copertina plastificata e tutt’al più anche serigrafata, come avviene per i nostri e per la maggior parte dei volumi di narrativa presenti nelle librerie. I libri per l’infanzia (basta entrare in una libreria per rendersene conto) sono libri "ricchissimi", degli oggetti semipreziosi, pieni di illustrazioni e/o di fotografie a colori, che costano sia ad acquistarle che a stamparle, perché la stampa a 4 colori costa molto ma molto di più della stampa in bianco e nero.
Ormai i bambini sono abituati ad avere libri pieni di immagini, decorati, stampati su carte speciali, costose, con copertine che li arricchiscono (e costano tantissimo). Il tutto può essere realizzato solo con costi molto alti che comportano tirature alte per ammortizzare i costi di partenza. E quindi ci vogliono risorse ben diverse che per stampare un "normale" libro di narrativa generica.
Purtroppo, come vede, è una decisione obbligata.
Quindi, se secondo il suo parere (che mi pare comunque lei abbia già espresso) il suo libro rientra in questa categoria, la risposta è purtroppo negativa. Qualora invece lei, che conosce i nostri libri, pensasse di poterci inviare un’opera in linea con quelle che in genere pubblichiamo, sarò lieta di ricevere (su carta) il suo lavoro.
Spero di essere stata chiara. Se non la sono stata, mi chieda pure chiarimenti.
Cordialmente
Diana Lanciotti