Intolleranza
Diana carissima, oggi va di moda mettere etichette a coloro che si permettono di avere idee diverse da quelle “di moda”.
O ti omologhi o sei bollato anche se sommessamente esprimi la tua opinione senza pretendere che sia condivisa, anche se giustificata e supportata da oggettività documentate.
Così sei additato e soggetto a liste di proscrizione perché la “verità” è cosa loro.
È così da tempo,da troppo tempo…
Ma non siamo più disposti a subire in silenzio.
GRAZIE Diana perché con l’autorevolezza della tua statura umana e professionale, dai voce a “chi non ha voce”
Maria Vittoria
Cara Maria Vittoria, che gran brutta cosa l’intolleranza, soprattutto quando a praticarla è chi ti accusa dei suoi propri comportamenti. A livello globale si sta creando un’omologazione preoccupante, in nome di un Pensiero Unico imperante e schiacciante, che vuole annientare il dissenso in qualunque forma si manifesti. E che a favorire la tirannia del Pensiero Unico siano proprio coloro che affermano di voler migliorare il mondo è inquietante. C’è chi si presta al gioco senza rendersene conto, e chi lo fa scientemente.
La globalizzazione dovrebbe favorire il confronto tra culture e opinioni diverse. Invece la stanno usando per far passare il concetto che, se non la pensi come vogliono che tu la pensi, sei da mettere al bando.
Per fortuna ci sono ancora persone che mantengono la proprietà del proprio cervello e si guardano bene dal portarlo all’ammasso.
Grazie e un abbraccio
Diana