I nostri migliori amici

Franca e Benji

Carissima Diana, come è vero quello che dici…..E’ davvero così e ancora una volta le tue parole mi hanno commosso fino alle lacrime perchè riesci ad esprimere proprio quei sentimenti che sono un misto di serenità, gratitudine, dolcezza e infinito amore che ci collega e ci collegherà sempre ai nostri amatissimi cani.
Quando accade, per quanto ognuno di noi cerchi di “prepararsi” razionalmente al triste evento, perchè sappiamo che fa parte della vita, siamo sempre impreparati: il dolore ci toglie il respiro, sembra che un pezzettino dentro di noi muoia e ci chiediamo come faremo ad andare avanti senza di lui, senza la sua presenza, senza il nostro amatissimo cagnolone.
Eppure si va avanti, si va avanti grazie all’aiuto degli altri cani che fanno i buffoni per rasserenarti, grazie all’aiuto di persone come te, che comprendono questi sentimenti (non sono poche, grazie al cielo e grazie anche e soprattutto ai cani!!). E piano piano il dolore acuto si trasforma in dolore sordo e poi in un ricordo dolce e sempre presente.
Dopo alcuni giorni dalla morte del mio Leo io sentivo intorno a me una presenza amorevole e grata che mi avvolgeva, una presenza che avvolgeva la mia casa, la mia famiglia. Come se Leo, nel posto in cui ora si trova, dicesse con la sua calma sovrana, con la sua saggezza amorevole: “Ecco, sono loro, questa è la mia famiglia”.
E’ come se non ci avesse mai lasciato. Così come noi porteremo nel cuore il suo ricordo, il suo sguardo, anche il suo ultimo sguardo e il suo ultimo respiro con infinita gratitudine.
Quando alcune persone dicono che le parole non servono forse non conoscono te, perché tu attraverso le parole riesci a lenire le ferite.
Ti sono grata, per questo e tanto altro.
Doni

P.S. Quando ci allieti con un nuovo libro? Magari con i racconti di vita quotidiana dei tuoi splendidi Joy e Tommi? E’ nella quotidianità che si vivono le grandi esperienze e le più belle avventure…

(clicca su “Leggi tutto” per leggere la risposta di Diana)

Carissima Doni, grazie a te per le bellissime parole. Tu dici che le mie aiutano a lenire le ferite e questo mi fa piacere oltre a lusingarmi. Mettiamola così: magari io ho uno speciale trasporto, una speciale predisposizione a usare le parole (non me ne faccio un vanto; sarebbe come vantarsi per avere i capelli biondi o gli occhi azzurri: sono doni di natura per cui nessuno ha merito). Quindi non ritengo di aver nessun merito nel saper usare le parole. Però quello che conta è che le parole che dico e scrivo sono sempre dettate dal cuore, alimentate dalla vicinanza dei miei cari (a 2 e 4 zampe) e dallo scambio di idee e sentimenti con tutte le persone che mi chiamano o mi scrivono. Ed è grazie a questo scambio continuo, a questo osservatorio privilegiato, che posso rendermi conto che siamo in tantissimi a coltivare sentimenti d’amore e rispetto verso il prossimo (uomini e animali: sì, perché al contrario di quello che pensa qualcuno amare gli animali non esclude la facoltà di amare anche i propri simili). E, grazie a tutte queste “iniezioni” quotidiane di buoni sentimenti, forse mi è più facile, credo, riuscire a esprimere anche con la scrittura ciò che provo e ciò che provano tante altre persone.

Tutto vero quello che dici circa il sentirli e averli accanto anche DOPO. Con Boris ho avuto e ho tuttora la stessa sensazione/certezza: che. dopo essere stato il mio angelo custode in carne, pelo e ossa, lo sia diventato a tutti gli effetti anche e solo in spirito.
Nonostante Joy e Tommi, la mancanza di Boris e Paco non si colmerà mai. Ma è giusto così. Eppure Joy, con tutti i suoi acciacchi e i piccoli e grandi problemi che mi ha procurato ha fatto di tutto per cercare di mettersi in primo piano, e sopra a tutto, anche ai ricordi. Lui non sa che, per tanto che io gli voglia un bene davvero immenso (un bene che a volte mi fa star male tanto è intenso e impiantato in me) il ricordo di chi l’ha preceduto è sempre presente, saldo e inviolabile.
Proprio mezz’ora fa al telefono una signora alla quale è mancata la sua cagnolina di sedici anni mi diceva, un po’ scusandosi e un po’ meravigliandosi, che non riesce a non pensarci, nonostante siano passati quasi sei mesi. La piange ancora e ogni giorno inizia e finisce la giornata rivolgendole un saluto. Non c’è da sorprendersi né tantomeno da scusarsi o sentirsi esagerati (accusa che si è sentita fare da qualcuno che evidentemente, e peggio per lui, non capisce, non ha la fortuna di amare e essere amato da un cane o che comunque non sa apprezzarne in tutta la sua grandezza l’amore) per non riuscire a dimenticare e per voler ancora tanto bene. Ci sarebbe da meravigliarsi del contrario, piuttosto.
Spero che il tuo Leo continui a mandarti segnali forti della sua presenza e che ti aiuti a ricordarlo con la serenità che merita.

Per quanto riguarda i miei libri, sono alla seconda stesura del terzo romanzo d’amore e di mare. Spererei tanto di farcela per Natale, ma ho così tanti impegni che non riesco a dedicarmici come vorrei. Ogni giorno inizia in un modo e finisce in un modo completamente diverso dal programmato e tutto quello che mi ero ripromessa salta. Ma va bene lo stesso.

Un abbraccio

Diana

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

10 + quattordici =