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17 FEBBRAIO: FESTA DEL GATTO. Rendiamogli omaggio con un buon libro (e aiutiamo i gatti senza famiglia…)

Da 33 anni in Italia il 17 febbraio si celebra la Festa nazionale del gatto, che si aggiunge alla Giornata internazionale del gatto, indetta nel 2002 per l’8 agosto dall’International Fund for Animal Welfare (Ifaw).

Quando nel 1990 la rivista “Tuttogatto” lanciò tra i propri lettori un referendum sul giorno da dedicare al gatto, a vincere fu febbraio, il mese dell’Acquario, il segno zodiacale degli spiriti liberi, proprio come sono i gatti. Secondo le credenze popolari febbraio era “il mese dei gatti e delle streghe”, mentre il 17 venne scelto per una forma di scaramanzia al rovescio, per sfatare le tante leggende che nella storia hanno visto protagonista, in negativo, il nostro amico gatto. Secondo qualcuno ci sarebbe un altro motivo: il numero 17, infatti, ha come corrispondente il numero romano XVII che, in anagramma, diventa ‘VIXI’, cioè “vissi”, parola che si trova spesso incisa sulle pietre funerarie degli antichi Romani, mentre il gatto, come tutti sappiamo… ha a disposizione la bellezza di sette vite. Infine, il 17 è formato da due numeri il cui significato sarebbe “una vita per sette volte”.

Quale che sia il motivo, per chi ama i felini ogni occasione è buona per omaggiarli come vere e proprie divinità del nostro focolare.
Oltre che buona, l’occasione diventa anche utile (e piacevole) se per festeggiarla si decide di regalare, farsi regalare o regalarsi un libro sui gatti, il cui ricavato è devoluto in aiuto a tanti mici bisognosi: una guida, un manuale, un saggio, un romanzo, una storia vera raccontata come una favola.

Paco Editore, casa editrice nata come costola del Fondo Amici di Paco, associazione nazionale per la tutela degli animali, propone a tutti i gattofili che desiderano fare una buona lettura e un po’ di beneficenza un’ampia scelta di libri. Il ricavato è devoluto all’associazione che quest’anno compie 26 anni, interamente dedicati agli animali più bisognosi (in primis cani e gatti).

In testa alla classifica delle vendite della casa editrice, sezione gatti (esiste anche un’ampia sezione dedicata ai cani), ci sono i libri di Diana Lanciotti, la fondatrice del Fondo Amici di Paco, pubblicitaria, giornalista e scrittrice amatissima anche per i suoi libri sugli animali, tra cui la mitica trilogia di Paco (Paco, il Re della strada, Paco. Diario di un cane felice, In viaggio con Paco, a cui si aggiunge l’album fotografico Paco, il simpatico ragazzo).

C’è sempre un gatto – Dodici gatti unici con finale a sorpresa è una raccolta di racconti in cui la Lanciotti sceglie come protagonisti gatti straordinari che, con la loro presenza, incidono in modo indelebile sulla vita degli umani. Come si capisce leggendoli, la penna, o meglio la tastiera, è manovrata da chi i gatti li conosce e li ama, riuscendo a regalare al lettore storie diverse (dal giallo, al sentimentale, all’umoristico, al surreale: ce n’è per tutti i gusti), ma tutte con lo stesso filo conduttore: la presenza di un gatto, protagonista o comprimario, che compare nella vita degli umani e vi lascia un’impronta, in un finale davvero a sorpresa.

Sempre di Diana Lanciotti è un cult della narrativa gattofila: La gatta che venne dal bosco, storia appassionante, piena di ironia, emozione, mistero e magia, capace di incantare anche i non gattofili. Narrata con stile brioso e quell’ironia mista a commozione e stupore che connotano tutti i libri della Lanciotti, la storia della “gatta venuta dal bosco” appassiona come un film giallo, diverte come una giornata a Disneyland, commuove come una dichiarazione d’amore, fa riflettere come un saggio filosofico, ma sempre con leggerezza e allegria. Ancora una volta, grazie alla sua penna “magica” capace di fare di ogni storia un piccolo capolavoro, l’autrice ci offre uno spaccato della sua vita con gli animali, dove ritroviamo anche i protagonisti dei suoi libri di maggior successo: Paco, Boris (protagonista del cult Boris, professione angelo custode) e i tre persiani già conosciuti nel racconto finale di C’è sempre un gatto. Un libro capace di far ridere, sorridere, emozionare, riflettere. Dimostrando, ancora una volta, che “se un gatto decide di fare qualcosa lo farà, che noi lo vogliamo o no”.

In Ogni gatto è un’isola, Diana Lanciotti ci conduce nel misterioso e affascinante mondo dei piccoli felini, aiutandoci a capirli di più. Partendo dall’assioma “Si sa quanto i gatti siano abitudinari, metodici, attaccati alle cose che possiedono. Che non significa, come molti fraintendono, che si attacchino più alla casa che ai propri familiari umani: semplicemente, tra le cose che possiedono, ci mettono anche i propri umani”, Diana confeziona un libro ricco di consigli pratici per affrontare con serenità i problemi di convivenza, dando loro la giusta dimensione. Da leggere e consultare ogni volta che, davanti a un comportamento del nostro gatto che non riusciamo a decifrare, sentiamo il bisogno di rivolgerci a una persona amica, che parla col cuore e con quel grande amore che la lega da sempre agli animali, senza rifarsi a teorie astratte ma con realismo, buon senso e senso pratico.

Sempre al gatto, anche se questa volta comprimario, Diana dedica ampio spazio in due dei suoi romanzi di grande successo.
White Shark-Il senso del mare è un appassionante romanzo d’amore e di mare, un mix di azione, avventura e sentimenti, che lascia con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. A fianco delle figure umane abilmente tratteggiate spicca una figura felina: quella del gatto Robespierre, un ulteriore omaggio della Lanciotti agli animali che tanta parte occupano nella sua vita e nelle sue opere.

Con Silver Moon-Lo stregone del mare la scrittrice gardesana accontenta contemporaneamente gli amanti delle sue storie di animali e quelli dei suoi romanzi d’amore e avventura, regalandoci una storia “magica” di animali, amore, suspense, che ruota intorno a una bambina, una donna e un uomo i cui destini sono uniti a quelli di un cane, un cavallo e un gatto dotato di… poteri soprannaturali.

Persino ne La vendetta dei broccoli, il vendutissimo “giallo vegetariano” con cui la Lanciotti ha svelato sorprendenti doti di giallista, non manca un personaggio felino.

Nel libro fotografico I miei musi ispiratori, nel quale ha raccolto parte dei suoi straordinari ritratti di animali, Diana fotografa tanti gatti, riuscendo a coglierne, cosa non facile in un animale fondamentalmente schivo, l’anima più segreta.

In Cara Diana ti scrivo Diana ha raccolto ventidue anni di corrispondenza con i suoi lettori, parlando anche del mondo felino e dello splendido legame che ci lega ai nostri gatti.

Da non scordare, infine, il mitico Calendario di Paco, che ogni anno si fa bello con gli splendidi e intensi ritratti di cani ma anche di gatti, fotografati da Diana Lanciotti, che sa cogliere con maestria la personalità del soggetto.

 

Qual è, abbiamo chiesto a Diana, il tuo rapporto con i gatti, rispetto ai cani?
«Diverso, e nello stesso tempo paritario: i cani sono veramente gli amici più fedeli, delle certezze su cui è possibile fondare la propria vita sapendo di non essere mai traditi. I gatti sono esseri straordinari, magici, più sfuggenti e perciò per certi versi più affascinanti. Imprevedibili, hanno sempre qualcosa di nuovo da insegnarci. Una scoperta che si rinnova ogni giorno. Basta avere la voglia e la disposizione d’animo», risponde Diana, che vive con due cani e cinque splendidi gatti. «Il gatto è la creatura più capace di scatenare sentimenti contraddittori: amore sviscerato o acuta avversione, se non vero e proprio odio. Questa dicotomia si lega a quell’alone di magia e mistero, di imprevedibilità e imprendibilità che caratterizza i gatti e non i cani (molto più paciocconi e trasparenti). Non è da tutti entrare in sintonia con un animale che, seppur domestico, se ne sta sulle sue, e a volte ostenta un atteggiamento di regale superiorità e distacco dalle cose terrene (purché nei paraggi non ci sia qualche topolino o una ciotola piena di croccantini…) È proprio quel suo essere affettuoso ma non servile, dolce con un pizzico di amaro, tenero con un retrogusto di selvatico, a piacerci così tanto e… renderci suoi schiavi a vita.»

 

Diana, come riesci a far convivere i cani e i gatti nella tua famiglia?
«Forse sono stata fortunata, ma da sempre i cani e i gatti di casa mia convivono pacificamente. In alcuni casi intrecciano vere e proprie amicizie, a volte si limitano semplicemente a tollerarsi. Penso che percepiscano la mia volontà e vadano d’accordo anche per compiacermi. Devo dire che gli ultimi arrivati, i due che abbiamo adottato al rifugio Fratelli Minori di Obia dopo la scomparsa della nostra Maggie (protagonista de La gatta che venne dal bosco, n.d.r.), e un’altra trovatella sarda sono un po’ più restii ad accettare la presenza dei cani e anche dei gatti che già vivono con noi da tanti anni. L’importante è non forzarli a una convivenza ravvicinata e non farsi troppi problemi per qualche soffiata e qualche ringhio. Anche in questo caso, oltre all’amore, servono la comprensione e il rispetto della loro natura.»

 

Rispetto al cane, che cos’è che ci fa amare tanto i gatti?
«La caratteristica più amata e ricercata nei cani è la fedeltà, il loro dare senza chiedere nulla in cambio. Nel gatto è il fascino, il suo essere sfuggente pur vivendo al nostro fianco, il suo ”essere “domestico” ma non “addomesticato”. In Ogni gatto gatto è un’isola ho scritto: “Mentre noi siamo cambiati radicalmente, non solo nel modo di vivere ma persino nella struttura fisica, il gatto conserva ancora tutta la sua ferinità, non intesa come ferocia, ma come quell’insieme di fierezza e vicinanza alle origini che caratterizza ogni gatto. Ed è questo aspetto che ci piace di loro: il loro essere rimasti vicini alla Natura e alla loro vera natura. Noi abbiamo fatto progressi (è innegabile), tanti e tali che hanno però come rovescio della medaglia la perdita parziale o totale dell’aggancio con la Natura, che non riconosciamo e, a sua volta, non ci riconosce più.“ Il gatto è l’animale domestico più legato alla dimensione naturale, da cui noi ci siamo allontanati da tempo.»

 

Così diversi… però c’è una cosa che accomuna cani e gatti.
«Sì, purtroppo: il fatto di essere vittime dell’indifferenza e della crudeltà dell’uomo, che quando qualcosa non va se ne disfa come fossero scarpe vecchie. Il Fondo Amici di Paco, nato inizialmente per tutelare i cani, da 26 anni si occupa e preoccupa anche delle sorti dei gatti: tutti i fondi raccolti, sia attraverso la vendita dei libri sia attraverso altre iniziative come la Campagna Antiparassiti giunta quest’anno alla ventunesima edizione, sono utilizzati per i cani e ai gatti senza famiglia.»

Oltre ai libri di Diana Lanciotti Paco Editore propone altri libri da leccarsi i baffi… da bravi gattofili.

Il gatto che venne dal freddo, del famoso scrittore inglese Deric Longden, è la storia di Thermal, un micino alto una spanna che entra con la prepotenza di un rinoceronte nella vita dell’autore. Narrata con stile spumeggiante, brioso e autoironico, come compete a un umorista inglese di gran classe, la storia di Thermal fa sorridere e commuovere, ma soprattutto appassiona, facendo scoprire che, quando un gatto decide di entrare nella nostra vita, non c’è porta chiusa che tenga… Una lettura divertente, ironica, appassionante, per chi ama gli animali ma soprattutto per chi è in cerca di un buon libro, distensivo, intelligente e ben scritto. Un successo che dura da oltre vent’anni.
Roba da far ridere i gatti è il seguito de Il gatto che venne dal freddo, dove Deric Longden narra le nuove irresistibili avventure di Thermal, stavolta affiancato da altri tre gatti… e se ne vedono delle belle… cose da far ridere i gatti!
Un gatto tira l’altro è il terzo libro dedicato alle avventure di Thermal & c. Fa sorridere e commuovere, ma soprattutto appassiona, facendoci scoprire che, quando un gatto decide di entrare nella vostra vita, è solo l’inizio, perché… un gatto tira l’altro!

Ancora, sui gatti: Piccolo manuale del gatto, una guida utilissima scritta dal dottor Piero Bianchi, famoso veterinario-scrittore che con Paco Editore ha pubblicato anche Storie di cani, gatti e altri animali, Animali fantastici tra sogno e realtà, Pazienti a 4 zampe, La notte porta cani, gatti e conigli e Vite di coppia, raccolte di racconti, alcuni dei quali hanno i gatti come protagonisti.

Ce n’è per tutti i gusti, come dicevamo, per onorare sua divinità il gatto e fare anche del bene a tutti quei gatti vittime di chi, invece, li considera alla stregua di scarpe vecchie da buttare.
Potete acquistarli in libreria o sullo shop online del sito www.amicidipaco.it o richiederli direttamente al Fondo Amici di Paco (tel. 030 9900732, fax  030 5109170 paco@amicidipaco.itwww.amicidipaco.it), insieme a tanti altri libri di Paco Editore.

Il ricavato dei libri di Paco Editore è devoluto al Fondo Amici di Paco, l’associazione che la scrittrice gardesana ha fondato 26 anni fa e alla quale devolve interamente i diritti d’autore per aiutare i cani e i gatti senza famiglia. Un motivo in più per regalarseli e regalarli.

Il Fondo Amici di Paco, fondato nel 1997 da Diana Lanciotti con il marito Gianni Errico in seguito all’adozione di Paco al canile, è una delle associazioni no-profit più attive a livello nazionale, sia sotto l’aspetto degli aiuti concreti ai rifugi che quello della sensibilizzazione. Sin dalla nascita, ha portato all’attenzione di istituzioni, media e cittadini le problematiche dei cani e dei gatti abbandonati rendendo noto il fenomeno del randagismo, un tempo ignorato.
Grazie a numerose campagne di sensibilizzazione (come quella di Natale: “Non siamo giocattoli, non regalarci a Natale”, o quella estiva: “Non abbandonare il tuo cane. Lui non ti abbandonerebbe mai”, o quella di Pasqua “Buona Pasqua anche a loro”, tutte realizzate gratuitamente dall’agenzia Errico & Lanciotti), ha saputo aprire la strada a una nuova coscienza nei riguardi degli animali e favorito la nascita di molte altre associazioni impegnate a difenderli, tanto che occuparsi dei diritti e del benessere degli animali è diventato un impegno diffuso e riconosciuto da tanti. In nome e nel ricordo di Paco, scomparso nel 2006, il Fondo Amici di Paco prosegue le sue attività sia nella direzione della sensibilizzazione che degli aiuti concreti ai rifugi che accolgono i cani e i gatti abbandonati. Non avendo spese di gestione (di cui si fanno carico i due fondatori), l’associazione può devolvere l’intero ricavato delle somme raccolte grazie alla generosità dei suoi sostenitori che da tutta Italia appoggiano le iniziative a favore degli animali più bisognosi.

 

Diana Lanciotti, pubblicitaria, giornalista e fondatrice del Fondo Amici di Paco, è nota per i suoi libri sugli animali. Per chi ama i gatti: C’è sempre un gatto-Dodici (g)atti unici con finale a sorpresa e La gatta che venne dal bosco, storia piena di ironia, emozione e magia. Gli amanti dei cani la conoscono per la quadrilogia di Paco: Paco, il Re della strada, Paco. Diario di un cane felice, In viaggio con Paco e Paco, il simpatico ragazzo, bestseller che hanno per protagonista Paco, il trovatello testimonial del Fondo Amici di Paco. Grazie ai libri fotografici I miei musi ispiratori, Occhi sbarrati e Mostri canini si è fatta apprezzare anche come fotografa.
In Mamma storna ha narrato la storia vera di un piccolo storno caduto dal nido. Boris, professione angelo custode è stato definito “la più toccante testimonianza d’amore per i cani”. Unendo i temi a lei cari, amore, mare, animali, ha scritto Black Swan-Cuori nella tempesta, White Shark-Il senso del mare, Red Devil-Rotte di collisione e Silver Moon-Lo stregone del mare, romanzi d’amore e di mare con i quali ha inaugurato il filone del “romanticismo d’azione”. Con La vendetta dei broccoli, “giallo vegetariano” di grande successo, ha aperto un importante dibattito sulle scelte alimentari. L’esperta dei cani, I cani non hanno colpe e Ogni gatto è un’isola sono dedicati al tema della comprensione dei nostri animali, al quale si dedica dal 2008 sulla rivista Amici di Paco. In Cara Diana ti scrivo ha raccolto 22 anni di corrispondenza con gli “amici di Paco” ma non solo.
Antivirus. Emergere dall’emergenza, Guariremo solo se… e Libera mente si occupano di tematiche politiche e sociali, con un approccio “fuori dal coro”.
Titolare dell’agenzia Errico & Lanciotti, che firma gratuitamente tutta la comunicazione del Fondo Amici di Paco, è direttore responsabile della rivista Amici di Paco e direttore editoriale di Paco Editore.
Vive in Sardegna e sul lago di Garda con il marito, due cani e cinque gatti. Il suo sito è www.dianalanciotti.it.

 

Per informazioni, acquisti e adesioni
Fondo Amici di Paco tel. 030 9900732, paco@amicidipaco.it, www.amicidipaco.it
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Per devolvere il 5×1000 al Fondo Amici di Paco per aiutare tanti animali in difficoltà il codice fiscale da indicare è: 01941540989

Simona Rocchi
ufficio stampa Fondo Amici di Paco
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