Emergenza rifiuti a Costa Paradiso: ritorno (graduale) alla normalità
Comunicato stampa inviato il 10 agosto 2020 alle agenzie di stampa nazionali, ai giornalisti della stampa, della radio, della tv e del web, ai politici e ai proprietari di case a Costa Paradiso (oltre che a Vigili del Fuoco, Forestale, Procura della Repubblica, Regione, Provincia, Comune e ditta incaricata del ritiro rifiuti).
Gentili signori,
come avete appreso nel nostro precedente comunicato, Costa Paradiso, famosa località del nord Sardegna meta di turismo nazionale e internazionale, per mesi ha dovuto affrontare una pericolosa emergenza rifiuti che ha messo a rischio l’incolumità delle oltre 2.000 abitazioni e delle circa 10.000 persone che raggiungono la località in agosto.
Anche grazie all’aiuto che ci avete dato a denunciare la situazione di grave pericolo, l’emergenza è in buona parte (anche se non del tutto) rientrata. Vi alleghiamo il nuovo comunicato stampa con le dichiarazioni di Diana Lanciotti, la giornalista e scrittrice gardesana che vive a Costa Paradiso, e dell’ingegner Gianni Monterosso, presidente del Consiglio di Amministrazione della Comunità di Costa Paradiso.
Continuare a vigilare sul destino di questo splendido territorio è importante. Perciò vi saremmo grati se voleste dare spazio a questi aggiornamenti, aiutandoci a tenere alta l’attenzione anche delle istituzioni e dei politici su un angolo di paradiso troppo a lungo dimenticato.
Grazie e buon lavoro
Simona Rocchi
ufficio stampa Diana Lanciotti
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Comunicato stampa. Emergenza rifiuti: ritorna il sereno a Costa Paradiso?
Dopo le denunce dei proprietari e l’appello di Diana Lanciotti, la situazione nella famosa località gallurese si sta avviando verso la normalità e l’allarme sta rientrando.
La splendida località sarda affacciata sul golfo dell’Asinara è balzata agli onori della cronaca nei giorni scorsi a causa dell’emergenza rifiuti, irrisolta da mesi nonostante le numerose segnalazioni da parte della Comunità che amministra il comprensorio in rappresentanza degli oltre duemila proprietari di case. Ma in seguito alle denunce firmate da decine di proprietari e all’appello di Diana Lanciotti, la giornalista e scrittrice gardesana che da trent’anni vive a Costa Paradiso, la situazione si è sbloccata.
«Le denunce sono state fatte tra il 19 e la fine di luglio. Il comunicato stampa in cui, a nome di centinaia di proprietari preoccupati per l’incolumità propria e delle proprie case, denunciavamo la situazione di emergenza, è stato diffuso il 2 agosto. Il 3 agosto sono arrivati i primi camion della ditta che ha il contratto col Comune per la raccolta rifiuti, e i mucchi principali sono stati rimossi», commenta Diana Lanciotti, figura di riferimento per le iniziative volte a salvaguardare questo irripetibile lembo di paradiso. «Nei giorni successivi l’operazione è proseguita, con la rimozione delle “montagne” più ingombranti; in particolare, quelle che avevamo fotografato e allegato al comunicato stampa. C’è voluta una protesta congiunta per smuovere le acque e far valere i nostri diritti. Un grande aiuto è venuto dai media, che ci hanno sostenuti pubblicando il nostro appello.»
Insomma, sembra tornare il sereno sulla località gallurese nata negli anni Sessanta e meta di turismo nazionale e internazionale.
«Come dicevo, sono stati rimossi principalmente i cumuli di sterpaglie fotografati», prosegue la Lanciotti. «C’è ancora parecchio lavoro da fare, ma non tocca a noi fare la… caccia al tesoro per fotografare e segnalare i mucchi di sterpaglie ancora giacenti lungo le strade. La ditta incaricata, che dovrebbe conoscere il territorio, dovrà fare il “sacrificio” di girarselo tutto e provvedere con la massima urgenza a fare una pulizia totale.»
«Ci vuole ancora un po’ di lavoro ben fatto e una profonda coscienza da parte di tutti dei danni che questa situazione può provocare alla sicurezza, all’ambiente e all’immagine del territorio», dichiara l’ingegner Gianni Monterosso, presidente del CdA eletto per rappresentare gli oltre duemila proprietari di case a Costa Paradiso. «Noi da parte nostra siamo impegnati su questo e su altri fronti per riportare la normalità in un posto che non ha eguali al mondo, e continueremo a farlo.»
«Restano altri nodi da risolvere», chiarisce Diana Lanciotti. «Come la fognatura. Anche qua si spera che gli enti pubblici che devono trovare le soluzioni nell’alveo della legge si rimbocchino le maniche, e non per il solito logorante braccio di ferro che francamente ha stancato tutti, soprattutto chi paga profumatamente per servizi che non riceve e rivendica il diritto di abitare in case a norma di legge, con regolare allaccio a una rete fognaria diventata ormai una leggenda. Questo straordinario territorio che il mondo ci invidia merita tutto l’impegno per valorizzarlo.»
La stragrande maggioranza dei proprietari di Costa Paradiso plaude all’operato del Consiglio di Amministrazione e di Diana Lanciotti, che pur rifiutando qualunque incarico ha preso a cuore il destino del comprensorio che tanto ama e che ha celebrato in diversi suoi libri.
Ma ci sono stati, anche se pochi, critiche e mugugni.
«Purtroppo», prosegue la Lanciotti, «i seminatori di zizzania, che traggono vantaggio a indebolire il fronte dei proprietari affinché non siano abbastanza compatti nel far valere i propri diritti, mi hanno manifestato il loro malumore. A loro dire avrei fatto… cattiva pubblicità al villaggio. A questi signori, che evidentemente amano lo status quo fatto di cumuli di sterpaglie, rischi per l’incolumità e la salute, assenza di decoro, rispondo che non sono io a fare cattiva pubblicità a Costa Paradiso, ma le montagne di rifiuti sparse sul territorio. Sarebbe come dire che a denunciare l’emergenza rifiuti a Roma… si fa una cattiva pubblicità alla nostra bellissima capitale. Ma è proprio per salvagardare il posto che si ama che non si può tacere se qualcuno ne rovina l’immagine causando o permettendo certe situazioni indecorose. Qualcuno ha detto: bisognava trovare un accordo. In realtà il nostro CdA per mesi ha fatto di tutto per risolvere il problema, ma è stato regolarmente ignorato. Addirittura, per la denuncia fatta da decine di proprietari ha ricevuto una… minaccia di querela. Ci si lamenta perché, invece di nascondere le briciole sotto il tappeto o la testa sotto la sabbia, abbiamo fatto presente che eravamo in una situazione di grave pericolo, oltre che indecorosa? Preferivano continuare così? Forse queste persone credono che i turisti che arrivano a Costa Paradiso abbiano il paraocchi? Nelle ultime tre settimane ne ho intercettati parecchi, tra cui diversi stranieri, avvicinarsi allibiti alle isole ecologiche circondate da montagne di sterpaglie e chiedermi se qua è sempre così. Alcuni mi hanno giurato che mai più metteranno piede in un “posto così incivile” (parole loro) e che avrebbero scritto su internet giudizi pessimi. E poi sarei io a fare cattiva pubblicità? Se qualcuno preferisce restare a guardare, e che Costa Paradiso salga alla ribalta per lo scoppio di un incendio o di qualche malattia causati dall’incuria di un fornitore inadempiente, o non ha capito o è in malafede. Io stessa non sono felice di aver dovuto scoperchiare il pentolone, e ci ho pensato a lungo, ma è stato l’unico modo per evitare che la situazione precipitasse. Trovo offensivo che mi si dica che faccio “cattiva pubblicità” a Costa Paradiso, quando sia nei miei libri che in varie interviste (v. Giornale e La Verità) ho sempre e solo parlato in termini d’amore e meraviglia di questo posto.»
In realtà l’iniziativa della Lanciotti ha fatto un favore a tutti, soprattutto agli operatori economici che vivono col turismo perché, oltre all’effettivo pericolo, accogliere turisti in una situazione di degrado e già di per sé una pessima pubblicità.
«Costa Paradiso è bellissima, ma va curata e coccolata Ma non si può pretendere che continuiamo a pagare senza avere quanto ci è dovuto in termini di servizi e rispetto e, in più, rischiare case, territorio e vita per l’incoscienza di chi dovrebbe fare il proprio lavoro e non lo fa. In qualunque Stato libero, i cittadini che vedono negati i loro diritti e la loro sicurezza hanno il diritto di protestare. La libertà di pensiero ed espressione è tutelata dalla Costituzione… anche a Costa Paradiso.»
L’art. 21 della Costituzione recita infatti: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
«Per fortuna sono pochi a non aver capito o non aver voluto capire l’intento dell’iniziativa, volta a tutelare l’ambiente in cui viviamo e la sicurezza di tutti. Molti proprietari mi hanno ringraziata (alcuni commenti sono pubblicati sul mio sito) per aver usato il mio tempo e la mia esperienza nel campo della comunicazione per rendere noto un problema, evitando che si trasformasse in tragedia. Allora sì che avremmo potuto parlare di… cattiva pubblicità al villaggio. Per la quale avremmo dovuto “ringraziare” chi non ha fatto il suo dovere per mesi. In ogni caso continueremo a vigilare. Per il bene di Costa Paradiso e di chi la ama e vuole tutelarla.»
Diana Lanciotti, pubblicitaria, giornalista e fondatrice del Fondo Amici di Paco, è nota per i suoi libri sugli animali. Per chi ama i gatti: C’è sempre un gatto-Dodici (g)atti unici con finale a sorpresa e La gatta che venne dal bosco, storia piena di ironia, emozione e magia. Gli amanti dei cani la conoscono per la quadrilogia di Paco: Paco, il Re della strada, Paco. Diario di un cane felice, In viaggio con Paco e Paco, il simpatico ragazzo, bestseller che hanno per protagonista Paco, il trovatello testimonial del Fondo Amici di Paco. Grazie ai libri fotografici I miei musi ispiratori, Occhi sbarrati e Mostri canini si è fatta apprezzare anche come fotografa. In Mamma storna ha narrato la storia vera di un piccolo storno caduto dal nido. Boris, professione angelo custode è stato definito “la più toccante testimonianza d’amore per i cani”. Unendo i temi a lei cari, amore, mare, animali, ha scritto Black Swan-Cuori nella tempesta, White Shark-Il senso del mare, Red Devil-Rotte di collisione e Silver Moon-Lo stregone del mare, romanzi d’amore e di mare con i quali ha inaugurato il filone del “romanticismo d’azione”. Con La vendetta dei broccoli, “giallo vegetariano” di grande successo, ha aperto un importante dibattito sulle scelte alimentari. L’esperta dei cani, I cani non hanno colpe e Ogni gatto è un’isola sono dedicati al tema della comprensione dei nostri animali, al quale si dedica dal 2008 nella rubrica “Parliamone insieme” sulla rivista Amici di Paco. In Cara Diana ti scrivo ha raccolto 22 anni di corrispondenza con gli “amici di Paco” ma non solo. Antivirus. Emergere dall’emergenza è una raccolta di scritti per capire l’attualità partendo da ieri, mantenendo la propria libertà di pensiero. Titolare dell’agenzia Errico & Lanciotti, che firma gratuitamente tutta la comunicazione del Fondo Amici di Paco, è direttore responsabile della rivista Amici di Paco e direttore editoriale di Paco Editore. Vive in Sardegna e sul lago di Garda con il marito, tre gatti e tre cani. Il suo sito è www.dianalanciotti.it
Simona Rocchi
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Nelle foto: Le scogliere di Costa Paradiso; la copertina di Black Swan-Cuori nella tempesta, il romanzo parzialmente ambientato in Costa Paradiso (dove è scattata la foto di copertina) che ha fatto conoscere e apprezzare Diana Lanciotti anche come romanziera, dopo tanti libri dedicati alla sua passione per gli animali; Diana Lanciotti con Benny, adottato ai Fratelli Minori di Olbia, uno dei numerosi rifugi sardi che Diana aiuta attraverso il Fondo Amici di Paco, l’associazione da lei stessa fondata 23 anni fa.