“Emergenza novax”: sbatti il mostro in prima pagina
Da una settimana c’è un nuovo nemico pubblico che si aggira in Italia, mettendo a rischio l’intera popolazione, in particolare la crème de la crème di scienziati e giornalisti: si tratta del pericolosissimo novax, perdipiù “violento”. E, anche, ignorante.
Così violento da scrivere sui social per esercitare la propria libertà di opinione, così violento da esprimere i propri giudizi su una terapia sperimentale per cui nessuno si prende la responsabilità al momento in cui te la somministrano, così violento da manifestare in piazza il proprio dissenso contro un lasciapassare di nazistica memoria, così violento da denunciare come ingiusta ogni discriminazione sociale e sanitaria, così violento da criticare virostar e giornalisti schierati e chiedere loro imparzialità, trasparenza, non faziosità.
L’episodio più eclatante, che getta una luce sinistra sul “movimento novax”, facendone chiaramente trapelare la matrice terroristica (staranno mica per tornare le brigate rosse… novax? Sapete, no, i corsi e ricorsi della Storia…?) è la barbara aggressione di un pericoloso negazionista che ha inseguito fin sotto casa l’illustre principe degli infettivologi della tv, una delle star più invitate a ogni talk show per la chiarezza espositiva e, soprattutto, la coerenza delle idee. Colui che esordì in tv riducendo a livello di influenza quella che altri definivano pericolosa pandemia, per arrivare ai tempi nostri a invocare il dio Vaccino come l’unica soluzione (Soluzione Finale?) per salvare il mondo dal letale virus. Colui che, forte dei suoi dieci premi Nobel per la medicina, si è recentemente potuto permettere di bollare come rinc…ito e affetto da demenza senile un collega d’oltralpe che di Nobel ne ha preso solo uno durante la propria misera e opaca carriera. E ci sarebbe da indagare per capire come l’ha avuto. Ma magari il nostro mito prima o poi ce lo dirà, durante una delle varie presentazioni della sua fatica letteraria che, ma rimanga tra noi, si dice sia in odore di candidatura per il Nobel per la letteratura. E così, seppur per materie diverse, saremmo già a 11. E da qui alla vecchiaia chissà il nostro quanti ne conseguirà ancora. Tra un po’ vanterà più Nobel lui che Tapiri la Belèn.
Ma ecco, dalla sua viva voce, come si è svolta la vile aggressione:
«Sono tornato a casa da una breve vacanza in Sardegna e passeggiando davanti… ehm… nelle adiacenze di casa mia un signore mi ha riconosciuto e ha iniziato a insultarmi e a inveire contro di me e contro i vaccini e il problema è che io non l’ho considerato e non considerandolo ha pensato bene di venirmi dietro continuando a gridare… a quel punto il suo passo si è fatto sostenuto e io ho immediatamente chiamato la pattuglia della Polizia della Digos con cui oramai purtroppo da tempo ho rapporti quotidiani e nel giro di pochi minuti la pattuglia con altre pattuglie della Polizia sono arrivate e hanno fermato questa persona che è stata identificata e denunciata.»
A parte l’eloquio di qualità… bassetta, a parte la burinata del richiamo alla “breve vacanza in Sardegna” (che c’azzecca direbbe un altro personaggio dal fluido e forbito discettare, ma indubbiamente più simpatico…), lo stesso doc nel raccontarla in tv sembrava a disagio, come se stesse sovraccaricando il racconto di effetti speciali. Ma crediamogli con beneficio d’inventario di essersi preso il classico spaghetto per l’inconsulta intromissione nella sua privacy da parte di questo pericoloso esagitato di cui, ovviamente, deploriamo il comportamento.
Chi non accetta una sperimentazione di massa non è per forza ignorante o sprovveduto o… criminale. Fior di medici, scienziati, filosofi esprimono legittimi dubbi. Si fanno domande, non sposano opinioni preconfezionate.
Già… ma pare che ci sia chi della notorietà vuole il miele ma non il fiele. Ma se da oltre un anno ti spendi per condizionare pesantemente la “narrazione” della pandemia, sostenendo via via teorie una opposta all’altra, e se da queste tue esternazioni, a cui magari tu stesso dai il peso che hanno (in un mondo normale: nessuno), dipendono le decisioni dei vari CTS e ministri, e da queste decisioni dipende la vita di milioni di persone, magari qualcuno si adombra e finisce per perdere la trebisonda. Sono gli incerti della fama.
Al che ti aspetti di uscire di casa ed essere aggredito da orde di scalmanati che ti prendono a male parole se parli bene del vaccino. Figuriamoci se l’hai fatto: ti guardano brutto brutto, non si limitano solo a toglierti il saluto.
Peccato che la verità sia l’opposto: cioè che le suddette marionette, prive di argomenti per convincere i recalcitranti, stiano da una settimana a questa parte invocando ogni sorta di punizione fisica e morale verso chi non si assoggetta alla nuova religione del vaccinesimo.
Sì, avete letto bene: terroristi, alla stregua di chi organizza attentati che provocano decine, centinaia, migliaia di vittime, quando in realtà si tratta di due o tre esagitati (magari provocatori infiltrati per delegittimare la credibilità di chi si schiera contro le limitazioni alle libertà civili), definendoli appartenenti a movimenti “contro la medicina, contro la scienza, contro la politica”. Insomma, il nostro eroe tira dentro tutto e tutti in un bel minestrone, fingendo di dimenticare che fior di medici, “scienziati”, politici e filosofi sono contrari a questa sperimentazione di massa, che ogni giorno fa vittime anche se nessun giornale di regime ne parla. E sempre il nostro finisce, ciliegina sulla torta, buttandola in politica: «Ci sono partiti politici che hanno una posizione molto grave, io lo dico da tempo. E molte di queste persone (i “terroristi novax”, n.d.r.) si ritrovano in questi schieramenti.» (Dobbiamo forse prevedere una futura discesa in politica da parte del doc?
Il tutto con l’assoluta acquiescenza dei giornalisti. Quelli che definisco lustrascarpe del potere, che uccidono sul nascere qualunque opinione si discosti dal tracciato. Quelli che preferiscono non informarsi e non informare ma comprare e rivendere idee preconfezionate. È più comodo. E forse redditizio.
In nome di chi? Di un siero sperimentale. Le cui cavie sono inconsapevoli di esserlo, e se inconsapevoli non sono (una piccolissima minoranza) pretendono che tutto il mondo vada a farsi inoculare… per vedere l’effetto che fa.
Diana Lanciotti
P.S. È quasi divertente, se si riesce a mantenere un po’ di distacco, assistere alla raggiunta pacificazione tra politici di opposta appartenenza, che se le sono sempre suonate di santa ragione. Ora è tutto un idillio, come testimoniano i minuetti in tv tra appartenenti a schieramenti diversi. Ed è bello vedere su cosa si sono ricucite le posizioni: su grandi valori condivisi? No! Sul… vaccino anticovid!
(Foto ANSA)
Sullo stesso argomento:
Guerra tra “novax” e “covidioti”: ne usciranno tutti sconfitti