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Emergenza maltempo e sospensione della caccia: risposta alla lettera della Provincia di Bolzano

Il 5 novembre, in seguito all’ondata di maltempo che ha travolto l’Italia, la fondatrice del Fondo Amici di Paco, associazione nazionale per la tutela degli animali, ha inviato un appelllo al Presidente del Consiglio, al Ministro degli Interni e ai Presidenti delle regioni più colpite affinché sospendano la caccia per non aggravare la situazione degli animali sopravvissuti. La Provincia di Bolzano ha risposto con una lettera (v. allegato) in cui minimizza il problema e, anzi, asserisce che “In questo frangente di emergenza la caccia è uno strumento fondamentale per aiutare la natura a rinascere”.
Di ben diverso avviso è Diana Lanciotti, che ha replicato alle affermazioni contenute nella lettera della Provincia.
Di seguito le sue considerazioni.

Quando tre giorni fa ho inviato il mio appello per la sospensione della caccia al Presidente del Consiglio, al Ministro degli Interni e ai Presidenti delle regioni più colpite dal maltempo, avevo chiarito che mi aspettavo una risposta non tanto alla mia lettera, quanto alle richieste di milioni di Italiani che, oltre a essere irriducibilmente contrari alla caccia, in questo frangente si aspettano dalla politica una decisione che tenga conto della difficoltà contingenti degli animali sopravvissuti alla calamità.
Mi aspettavo fatti, più che risposte scritte.
E invece, una risposta diretta alla mia lettera mi è già arrivata, e devo dire che sarebbe stato meglio che se la fossero (e ce l’avessero) evitata.

Chi mi conosce sa che non amo le polemiche e, pur occupandomi da 21 anni di tutela degli animali, rifiuto la definizione di “animalista”, non condividendo i toni urlati, l’integralismo e il fanatismo di certa parte dell’animalismo. Il motto mio e del Fondo Amici di Paco, che ho fondato 21 anni fa, è “persuadere con dolcezza”, senza pugni nello stomaco, attraverso la riflessione. Di solito funziona.
E anche stavolta, pur affrontando un argomento che si presterebbe a prese di posizioni molto forti, ho cercato di esporre con educazione e rispetto il mio punto di vista, che coincide, guarda caso, con quello della maggioranza degli Italiani.
Raramente, durante il “ventennio” del mio impegno a favore degli animali, mi sono incontrata e scontrata con la politica.
La politica non ascolta, non vede, non parla con i cittadini. I cittadini servono giusto il giorno delle elezioni, e poi diventano delle zavorre, delle presenze scomode che impediscono di fare i fattacci propri per cui buona parte degli eletti si è fatta eleggere.
Forse adesso qualcosa sta cambiando, ma ci sono ancora forti resistenze da parte di chi crede che il fatto di sedersi su uno scranno in Parlamento o in qualche consiglio regionale, provinciale o comunale, lo ponga su un gradino o anche dieci gradini più su della marmaglia che l’ha votato. Gente ignorante, che non capisce nulla dei massimi sistemi di cui questi ”unti del Signore” sono chiamati a occuparsi.
Purtroppo la lettera che ho ricevuto dall’assessore Schuler rafforza queste mie convinzioni.
Praticamente, dopo aver circoscritto il problema agli ungulati e affermato che “una caccia ben pianificata e correttamente eseguita migliora la natura e favorisce le popolazioni animali” (!), l’assessore se la sbriga asserendo che gli italiani sarebbero “ormai troppo poco abituati ad un confronto quotidiano con l’ambiente naturale”.

L’affermazione, evidentemente affrettata, non tiene forse conto del fatto che per farsi delle idee ed essere contrari, per restare in tema, ad ammazzare degli animali, non ci sia bisogno di frequentarli “quotidianamente”.
Per nostra fortuna l’essere umano è dotato di una capacità di pensiero (il pensiero astratto) che gli permette di farsi delle idee anche su cose e situazioni che non… tocca con mano. Sarebbe sennò come dire che gli scienziati che studiano Marte non possono capirne nulla perché tutti i giorni non si fanno una capatina sul Pianeta Rosso.
Non contento di aver dato praticamente degli ignoranti agli Italiani, l’assessore definisce “del tutto priva di fondamento” la mia frase “…la devastazione del territorio causate dal maltempo che ha infierito sull’Italia non possono farci scordare la situazione in cui si trovano, ora più che mai, migliaia di animali selvatici, privati delle fonti di sostentamento e dei ripari naturali per poter sopravvivere all’inverno”.
Allora sono anch’io un’ignorante, però sono in buona compagnia: di milioni di Italiani, e anche dei presidenti della maggiori associazioni ambientaliste che si sono espresse chiedendo la sospensione della caccia, in primis il WWF… Anche loro emeriti ignoranti?
Vogliamo forse credere o far credere che la distruzione di un intero bosco, oltre ad aver già decimato la fauna che ci vive, non causi difficoltà agli animali sopravvissuti? Ah, ma no: adesso cresce tanta erbetta buona, e allora tutto si sistema. Anzi, di più: arriva il cacciatore buono e caritatevole, che ti ammazza l’ungulato brutto e cattivo e salva tanti animaletti che, senza quel santo protettore che è l’essere umano fucile munito, non saprebbero come cavarsela.
Nessun cenno al fatto che i reali danni sulla fauna selvatica non sono ancora quantificabili, nessun tentativo di censire la popolazione animale rimasta: partiamo subito lancia in resta a sparare.
Che disastro.
Ammesso che quanto asserito dall’assessore sia vero, cioè che è necessario riequilibrare l’ecosistema attraverso quelli che per farli apparire meno atroci chiamano “piani di abbattimento”, vogliamo continuare a farlo fare a persone per le quali uccidere è un divertimento e non una triste necessità, che ammazzano solo per il gusto di ammazzare?
E non mi si venga a raccontare la favola che la caccia è cosa buona e giusta e che “In questo frangente di emergenza la caccia èuno strumento fondamentale per aiutare la natura a rinascere”.

Non voglio farne una questione personale con l’assessore Schuler, che non conosco e probabilmente sa fare bene il suo mestiere, però penso che sia immorale, semplicemente immorale e di pessimo esempio per le nuove generazioni, permettere ancora, nel terzo millennio, che ci siano persone che per puro e sadico divertimento ammazzano degli esseri viventi.
Gli animali danno fastidio? Creano problemi? Ma allora, di questo passo, incominciamo ad ammazzare anche gli esseri umani che ci danno fastidio.
Se è vero che bisogna tenere sotto controllo la popolazione degli “ungulati” , dovranno farsene carico lo Stato, le Regioni, le amministrazioni, attraverso il proprio personale specializzato (penso alle Guardie Forestali), e non permettere che basti una licenza di caccia perché chiunque se ne vada in giro ad ammazzare creature di cui dovremmo essere, invece, custodi e responsabili.

Siamo davvero sicuri che l’uomo sia così indispensabile e bravo a “regolare” la natura (i risultati li vediamo…), quando invece è chiaro in modo schiacciante che è la natura che si regola e regola noi?
Eticamente la caccia è un abominio che gli Italiani non accettano, anche se gli si indora la pillola con la favola della “necessità” o li si offende dandogli degli ignoranti.
Eh, sì. Purtroppo la spocchia della politica, quella politica così lontana, così scollata dai cittadini, a volte diventa addirittura grottesca. È talmente piena di sé e delle proprie incrollabili convinzioni, così abituata a dare lezioni agli “ignoranti”, che non si accorge nemmeno quando sta perdendo credibilità e consensi.

Diana Lanciotti

FONDO AMICI DI PACO
Associazione nazionale per la tutela degli animali
Organizzazione di Volontariato – O.N.L.U.S.
diana.lanciotti@amicidipaco.it
www.amicidipaco.it
www.dianalanciotti.it

 

P.S. Oggi ho risposto direttamente all’assessore:

Gentile signor Schuler,
prendo atto della sua risposta, che purtroppo conferma l’idea di una certa politica avulsa dal contesto reale, lontana, lontanissima dal sentire dei cittadini, considerati come minimo “non informati” e quindi inadatti a esprimere opinioni e avanzare richieste.
Non si meravigli, questa ormai vecchia e stancante politica, del calo di consensi e del disamore degli elettori.
Ho scritto le mie riflessioni sul mio sito: https://www.dianalanciotti.it/2018/11/emergenza-maltempo-risposta-allassessore-allagricoltura-della-provincia-di-bolzano/
Buon lavoro

Diana Lanciotti
_____________________________________
Presidente onorario
FONDO AMICI DI PACO
Associazione nazionale per la tutela degli animali
Organizzazione di Volontariato – O.N.L.U.S.
25015 Desenzano del Garda (BS) – Italy
Tel. +39 030 9900732 Fax +39 030 5109170
diana.lanciotti@amicidipaco.it
diana.lanciotti@dianalanciotti.it
www.amicidipaco.it
www.dianalanciotti.it

 

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