Quattro Chiacchiere

Disavventure di salute

Cara Diana, non riesco mai a trovarti al telefono e anche a due lettere che ti ho scritto non ho avuto risposta. Sono preoccupata. C’è qualcosa che non va… il Fondo sta chiudendo? Volevo parlarti di un libro sui gatti che vorrei proporti, ma vedo che da un po’ di tempo non ne pubblicate più. Che cosa succede? Hai ancora problemi di salute come hai scritto l’anno scorso sulla rivista?
Rispondimi, per favore

Romana

Cara Romana, spero che tu ti sia tranquillizzata vedendo che nel frattempo abbiamo pubblicato un nuovo libro, “La ragazza che amava i cavalli”. E ora stiamo per uscire con un mio romanzo, che mi ha impegnata tanto, e che presenteremo sul numero 47 di “Amici di Paco” (sarà in libreria in novembre, per i regali di Natale).
Io, che proprio l’anno scorso, sul numero di Natale di “Amici di Paco” parlavo dei miei problemi di salute causati da una cura malefica e del tutto inutile prescrittami da un’otorina di Verona incompetente e incosciente, non posso dire di aver passato un anno molto migliore.
Tra le mille cose suggerite da un manipolo di medici che non voglio definire per non scadere in volgarità, mi sono fatta convincere a farmi operare alle tonsille, con un nuovo sistema che, anziché toglierle, “chiude” le cripte evitando l’insorgere di infezioni. Pareva una passeggiata, da come me l’ha messa giù il “solerte” otorino dell’Ospedale di Desenzano che me l’ha malauguratamente consigliata e che poi mi ha sottoposta all’intervento (a pagamento…) Un intervento che doveva evitare l’anestesia totale, emorragie, uso di antibiotici e dolore… Il risultato è stata un’operazione mal riuscita, dolorosissima, che ha comportato due gravi emorragie con ricovero urgente e nuova operazione in anestesia totale… e successivo uso per dodici giorni di antibiotici, di quelli pesanti che possono dare un sacco di effetti collaterali. A me li hanno dati, e ne sto pagando ancora le conseguenze. E in più l’operazione alle tonsille si è rivelata totalmente inutile, e anzi dannosa. Insomma, mi hanno rovinato la salute con la loro superficialità e mi hanno messa seriamente in pericolo di vita per due volte. L’ho scampata, ma non sono più la stessa di prima. Ecco perché spesso sono via, e non rispondo al telefono o non sono puntuale con le mie mansioni. Perché sto cercando di riprendermi. Mi sto impegnando con tutta me stessa, per poter tornare a essere quella di prima, una che ha sempre avuto una salute di ferro ed energie da vendere… forse proprio perché non avevo mai avuto bisogno di medici.
Lo so, sto facendo di ogni erba un fascio. Ci sono anche medici bravi. Solo che io ho avuto la sfortuna di conoscerne davvero pochi… Al contrario dei medici veterinari (che ho avuto modo di ringraziare attraverso il mio romanzo Silver Moon, che uscirà a Natale), che curano i nostri animali mantenendo la visione globale del paziente e assumendosi ancora delle responsabilità, troppi medici umani ormai (salvo rari e preziosi casi) si muovono in prevalenza nell’ambito ristretto (e protetto) della propria specialità, rimpallandosi i pazienti come tante palline da ping pong.
Insomma, nonostante i medici si siano messi di buzzo buono per rovinarmi la salute, ce la sto mettendo tutta per uscirne. Ma è dura.
Però, tranquilla: il Fondo Amici di Paco va avanti come e più di prima. Solo che, toccando di solito a me la parte “comunicazione” o quella relativa a Paco Editore, be’ quella è un po’ carente e così pare che stiamo facendo poco. Ma gli aiuti ai rifugi continuano come prima, e continuiamo a fare tutto quello che abbiamo sempre fatto.
Per quanto riguarda il tuo libro, come sai le proposte che ci arrivano passano prima di tutto al vaglio dei nostri consulenti editoriali. Mandamelo, in modo che io possa passarlo a loro in lettura.
Un caro saluto

Diana

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