Chi parla a vanvera?
GENT.MA DIANA LANCIOTTI,
SE MAGARI VOLESSE ANCHE PRENDERE RESIDENZA A LAMPEDUSA, A PORTOEMPEDOCLE O A NAPOLI RIESCE A DENUNCIARE ANCORA PIU’ PERSONE.
CI TENIAMO COMUNQUE A PRECISARE CHE IL BOIOCOTTAGGIO E’ LEGATO ALLA TERRA E AL DIO DENARO E NON E’ UN INSULTO ALLA POPOLAZIONE ANZI, COME POTRA’ VEDERE IN MOLTI FILE CHE LE HO ALLEGATO, SPESSO SONO I SARDI A CHIEDERE GIUSTIZIA.
PRENDA NOTA CARA SIGNORA DIANA E ANZICHE’ PARLARE A VANVERA CERCHI DI ARROTOLARSI LE MANICHE E SALVARE SUL SERIO QUALCHE CREATURA
INNOCENTE ANZICHE’ TUTELARE LA RICCHEZZA.
Corinna (Chiliamacisegua)
(clicca su “Leggi tutto” per leggere la risposta di Diana)
Leggo solo ora, di ritorno dalla tanto vituperata Sardegna, questa sua mail.
Inizio con una considerazione di ordine generale. Ancora una volta resto sorpresa dal fatto che le lettere più offensive, becere e astiose mi giungano proprio da persone che si definiscono animaliste. Capirei se fosse chi non ama gli animali a rivolgersi a me con certi toni. E invece sembra quasi che ci siano persone che si dedicano agli animali soprattutto per sfogare il proprio livore contro il genere umano, per una incapacità di dialogare civilmente e pacificamente con i propri simili. Dando così ragione, purtroppo, a quelli che saccentemente affermano: chi ama gli animali non ama gli esseri umani.
Il Fondo Amici di Paco, che ho avuto la fortuna e l’onore di fondare, si è sempre distinto per la moderazione, i toni non urlati, la mancanza di fanatismo, l’equilibrio. Ogni nostra iniziativa, ogni nostra campagna è tesa a indurre alla riflessione e, quindi, al cambiamento. Non è di certo con le urla, le aggressioni verbali, i boicottaggi, che riusciremo a far cambiare atteggiamento e a portare tante più persone a un approccio più umano verso gli animali. Certi atteggiamenti fanno terra bruciata intorno agli animalisti, li isolano, li ghettizzano, vanificando i loro sforzi. Tutto ciò (ed è tanto) che finora abbiamo ottenuto, lo abbiamo ottenuto con equilibrio, rispetto, col ragionamento.
Un’altra considerazione riguarda internet e l’uso improprio che se ne fa. Sarebbe uno strumento magnifico, di approfondimento, conoscenza, scambio. Purtroppo, restando nel nostro ambito (ma temo che sia un problema diffuso anche ad altri settori), ogni giorno si sveglia una persona e, solo per il fatto che sa usare il computer, crea un proprio sito (magari anche un’associazione…) e poi ci dà dentro a più non posso con appelli, richieste di aiuti, litigi… Creando una gran confusione nelle persone volonterose, che non sanno più chi aiutare e finiscono per disperdere la propria generosità in mille rivoletti, molti dei quali di dubbia utilità.
Mi scusi la digressione. Ora passo a risponderle.
A parte che non capisco che cosa intende con quel "denunciare ancora più persone", "prendo nota" del suo consiglio di non parlare a vanvera e arrotolarmi le maniche. Ma non c’è bisogno che sia lei a insegnarmelo: il mio arrotolarmi le maniche consiste nel dare voce alle creature innocenti e a impegnarmi da oltre undici anni oltre le mie umane possibilità per dare aiuto ai rifugi e dare vita a iniziative che hanno realmente modificato il destino dei cani e dei gatti nel nostro paese, grazie a tutto quello che attraverso i sostenitori del Fondo Amici di Paco ho potuto fare di importante e soprattutto concreto.
Di parole se ne dicono sempre tante, ma sono i fatti a mancare… I fatti che noi riusciamo a fare da quando è nata questa splendida associazione che ho l’onore e l’orgoglio di aver fondato in nome del mio Paco.
Se poi, oltre a visitare i canili e conoscerne dal vero la realtà, non mi unisco ai volontari per operare direttamente in loco, è perché ciò che so fare è scrivere e comunicare e sfrutto questa capacità per informare, far riflettere, far capire, far rispettare (cosa che tanti ma davvero tanti dovrebbero imparare: imparare a rispettare anche gli umani, non solo gli animali). Questa mia scelta mi ha dato modo di aiutare MIGLIAIA di cani e gatti (non solo "qualche") a trovare famiglia, a non essere abbandonati, a vivere dignitosamente, a sperare in un futuro.
E poi vorrei sapere come mai boicottare la Sardegna va bene, ma non tutte le altre regioni italiane dove ogni giorno si perpetrano delitti e orrori ai danni di tanti animali? Eppure di fronte a questi fatti non trovo appelli al boicottaggio.
Perché questa discriminazione?
In quanto a "tutelare la ricchezza" (e poi sarei io a parlare a vanvera…?) mi piacerebbe che mi precisasse il concetto. Mi è davvero ostico e oscuro.
Buon lavoro e, se mi permette un consiglio, sia più serena. Impari dagli animali. Loro sì che sanno darci delle lezioni importanti.
In questo momento il mio Joy (salvato dalla soppressione) e il mio Tommi (adottato al canile di Olbia, uno dei rifugi che conosciamo e aiutiamo da anni) stanno facendo i matti sotto la mia scrivania, facendomi sorridere e sentire amata. Quanti umani dovrebbero acquisire la dolcezza, l’umiltà e la delicatezza d’animo degli animali…
Diana Lanciotti
P.S. Vivo in Sardegna minimo 4 mesi l’anno. Ne sono appena rientrata. Non ho finora trovato un sardo che condividesse l’appello al boicottaggio.