Cani e redditometro…
Non si può non essere d’accordo col discorso sui cani randagi, ma che mi dite del fatto che metteranno il possesso di cani nel redditometro? Come se fosse un bene di lusso… e non una “persona” di famiglia!!!
Questo sarà un incentivo a ‘perdere’ i cani, a non mettere loro l’indispensabile chip…
Certo che noi pagheremo volentieri una tassa sul nostro cagnolino, ma i cacciatori, i pastori,i mendicanti…?
Mi pare una idea così stupida e assurda che mi indigna anche il fatto che nessuno dica qualcosa a questa gente.
Daniela
(clicca su “continua” per leggere la risposta di Diana)
Cara Daniela, in effetti qualcuno ha diffuso informazioni sbagliate, parlando di una tassa sul possesso dei cani.
In realtà nel redditometro hanno messo le spese veterinarie, non il possesso di cani. Da una parte ti consentono di scaricare le spese del veterinario, dall’altro le utilizzano per stabilire la tua "ricchezza". Si capisce proprio quanto siano sui veri problemi questi qua che ci governano e amministrano. Che sia una banda di sprovveduti l’hanno dimostrato più volte. Non ho capito che cosa vogliono ottenere. Che più nessuno curi i propri cani? Che tutti li abbandonino? O che si evadano le tasse non chiedendo la ricevuta?
Ma si può essere più pasticcioni?
Comunque ci sono già proteste in corso a vari livelli. In particolare c’è un’interrogazione parlamentare, il cui primo firmatario è l’onorevole Gianni Mancuso, veterinario e da tempo impegnato per i diritti degli animali. Eccone il testo:
Interrogazione a risposta in Commissione 5-05793 presentata da GIANNI MANCUSO martedì 6 dicembre 2011, seduta n.558MANCUSO, BARANI, DE LUCA, FRASSINETTI, CECCACCI RUBINO e MANNUCCI. – Al Ministro dell’economia e delle finanze. – Per sapere – premesso che:
l’Agenzia delle entrate ha introdotto nel «redditometro», come indicatore di status di benessere economico e di probabile evasione fiscale, il sostenimento di spese veterinarie;
tale introduzione, ad avviso degli interroganti, esula totalmente dallo scopo dichiarato dello strumento del «redditometro» e anche dal buon senso;
nel «redditometro» già compariva il possesso di un equino, senza considerare che per la maggior parte i cavalli posseduti da privati in Italia vengono accuditi come animali da compagnia e spesso i loro proprietari sostengono importanti privazioni economiche pur di mantenere il proprio animale;
le autorità svizzere hanno segnalato che nel solo mese di settembre 2011 sono fuoriusciti dall’Italia verso il paradiso fiscale elvetico non meno di 13 tonnellate di lingotti d’oro;
evidentemente, i grandi possessori di patrimoni stanno rapidamente portando fuori dal Paese le proprie ricchezze in modo che non possano essere aggredite dal fisco;
rischiano, così, di essere successivamente colpiti dal fisco i cittadini di ceto medio che sostengano le spese di vaccinazione del proprio cane e non i grandi patrimonialisti che mettano in salvo all’estero le proprie risorse;
nel nostro Paese la piaga del randagismo, che è un serio problema, ancora ben lontano dalla soluzione, potrebbe allargarsi e peggiorare -:
se il Governo abbia intenzione di assumere iniziative per eliminare dagli indicatori del «redditometro» il possesso di equini e il sostentamento delle spese veterinarie;
quali azioni intenda mettere in atto il Governo per fare emergere e frenare la vera evasione fiscale. (5-05793)
Stiamo a vedere.
Un caro saluto
Diana