Cane picchiato ad Alghero. Protestiamo ma diciamo no al boicottaggio della Sardegna
Oggi attraverso internet è arrivata la notizia di un terribile atto di violenza ai danni di un cane ad Alghero. Ecco la notizia riportata da http://Alguer.it (http://notizie.alguer.it/n?id=50667):
Runner picchiato a sangue
E´il pastore tedesco più conosciuto in città, la mascotte degli impianti balneari dal Lido alla pineta. Qualche giorno fa è stato aggredito. Indagini in corso
ALGHERO – La crudeltà purtroppo non va in vacanza. Qualche giorno fa un pastore tedesco è stato picchiato selvaggiamente da ignoti nella spiaggia di Maria Pia.
Runner – è così che si chiama – è molto conosciuto in città, “uno spirito libero” diventato la mascotte degli impianti balneari dal Lido alla pineta. Fortunatamente anche le storie più spiacevoli hanno i loro lati positivi e in questo caso sono tutte le persone che hanno curato Runner e che se ne prendono cura quotidianamente.
Intanto le indagini sono in corso da parte delle forze dell’ordine che sono in queste ore sulle tracce dei responsabili. I maltrattamenti agli animali sono punibili – è il caso di ricordare – ai sensi dell’art. 544-ter del Codice Penale, per cui si rischia fino ad un anno di carcere.
La notizia ha giustamente scatenato moltissime reazioni indignate. Tra queste un appello indirizzato alle autorità locali, firmato dalla signora Z. di Bergamo, membro del Comitato consultivo difesa animali, la quale, dopo aver giustamente protestato per il grave fatto, conclude con un invito a boicottare la Sardegna: “MI GUARDERO’ BENE DALLO SPONSORIZZARE ALGHERO E TUTTA LA SARDEGNA, COME META TURISTICA, FINO A CHE QUANTO SOPRA NON VERRA’ FATTO. DARO’ INFORMAZIONE A TUTTI I MIEI CONTATTI DI QUANTO ACCADE IN SARDEGNA A DANNO DEGLI ANIMALI, DI MODO CHE A LORO VOLTA QUESTE PERSONE BOICOTTINO IL TURISMO SARDO E PASSINO PAROLA.”
Dopo aver letto l’appello, Diana Lanciotti, fondatrice e presidente onorario del Fondo Amici di Paco, ha inviato a sua volta una mail di protesta alle autorità per invitarle a trovare e punire i colpevoli, ma si è dissociata dall’invito della signora Z. di Bergamo a boicottare la Sardegna.
Di seguito potete leggere il contenuto della sua mail.
(Clicca su “continua” per leggere il seguito)
Ricevo con sgomento questa mail su un raccapricciante e vergognoso atto commesso contro un cane ad Alghero, in Sardegna.
E ancora una volta constato che la “superiorità” dell’uomo si manifesta spesso in modo tanto ignobile da far venire voglia di cambiare specie di appartenenza.
Trovo quindi giustissimo protestare e denunciare il gravissimo fatto, cosa che sto facendo con questa mail, che inoltro anche alle autorità competenti:
A nome e in rappresentanza del Fondo Amici di Paco, l’associazione nazionale no-profit che ho fondato 15 anni fa, chiedo che questo episodio orrendo venga chiarito, che i responsabili vengano cercati senza indugi, puniti applicando la legge e rendendone pubblici nomi e facce sui media, per additarli allo spregio dell’opinione pubblica.
Però ora vorrei rivolgermi alla signora che firma l’appello che mi è stato inoltrato e a tutte le persone che intendono condividerlo nella sua interezza.
Gentile signora Z., mi permetto di dissentire sulle conclusioni che Lei trae in chiusura della Sua mail giustamente indignata.
Perché boicottare la Sardegna e il turismo nella regione?
Perché fare di ogni erba un fascio?
E soprattutto: ci sono già le prove che i colpevoli di un gesto tanto vile siano sardi? Lo sa quanti turisti da ogni parte del mondo ci sono in questo periodo ad Alghero e in Sardegna in generale? Non pensa che potrebbe essere stato qualcuno venuto da fuori?
Qualcosa di simile accadde nel 2008, quando due turisti inglesi in vacanza in Sardegna trovarono una cagnolina abbandonata in una grotta. Anche allora partirono appelli feroci contro la Sardegna e inviti a boicottarla.
Una presa di posizione che subito mi parve esagerata e fuori luogo.
Me ne occupai sulla mia rivista “Amici di Paco” e sul mio sito. Mi piacerebbe che Lei leggesse questi link:
Ancora sulla Sardegna. Rose e… spine di una terra meravigliosa
La penso tuttora così.
Pur essendo lombarda, ho la fortuna e il privilegio di trascorrere buona parte dell’anno in Sardegna. Amo profondamente questa splendida regione e, di conseguenza, mi arrabbio terribilmente quando proprio in questa terra, che fa parte di me, alla quale appartengo, succedono fatti ignobili.
Ne parlavo proprio recentemente (https://www.dianalanciotti.it/nuova-spiaggia-per-cani-a-olbia/) con Cosetta Prontu, la responsabile e l’anima del rifugio I Fratelli Minori di Olbia (uno dei rifugi che la nostra associazione aiuta di più e da diverso tempo). Commentavo l’apertura di nuove spiagge in Sardegna (quest’anno la Sardegna si è mossa molto bene in questo senso) e ne ho approfittato per parlare degli ultimi incendi purtroppo dolosi di un paio di settimane fa. Come dicevo a Cosetta, quando un sardo fa qualcosa di sbagliato ci resto male profondamente, come se fosse un mio fratello a sbagliare.
E quindi immagini il dolore che ho provato, oggi, a leggere la Sua mail.
Dolore nel leggere che proprio in Sardegna è successo un fatto tanto esecrabile.
Dolore nel leggere il Suo appello a boicottare la Sardegna.
E mi chiedo di nuovo: perché? Come mai quando episodi del genere succedono (e ne succedono!) in altre parti d’Italia a nessuno viene mai in mente di scagliarsi contro quella tal regione e metterla al bando, come invece si vuol fare con la Sardegna?
Temo che a monte di tutto ci sia un equivoco, alimentato da stampa e tv che, quando si parla di Sardegna, ne mettono in risalto solo l’aspetto più mondano e quindi più finto e sbracato, creando un’immagine sgradevole ai più.
La Sardegna non è lusso sfacciato, non è mondanità cafona. E’ solo una visione miope voluta dai media a farla immaginare così.
La Sardegna è una regione povera economicamente, ma ricca di valori che sono nell’anima di tante persone. Ci sono Sardi “cattivi” (che purtroppo fanno notizia), ma la maggioranza è di Sardi “buoni”, che ovviamente non fanno notizia. Così come in qualunque altra regione d’Italia, così come in qualunque altra parte del mondo. Perché, invece, continuo a ricevere appelli per i cani delle perreras spagnole ma nessuno si è finora sognato di boicottare la Spagna?
Io sono bresciana, e quando non sto in Sardegna abito in una delle province più scandalosamente dedite al bracconaggio e all’uccellagione, che avviene nei modi più cruenti e “bestiali”. Io stessa ho la sfortuna, durante la stagione venatoria, di assistere alle intemperanze e alla crudeltà inutile dei cacciatori. Eppure non mi sono mai sognata di dire “boicottiamo la Lombardia” o “boicottiamo la provincia di Brescia”.
Che senso avrebbe?
Proprio perché in Sardegna esistono ancora situazioni di inciviltà verso gli animali (come, ripeto, esistono in altre regioni) non è affatto il caso di “abbandonarla” al suo destino ma, anzi, è proprio il caso di andarci e portare il proprio esempio di amore, rispetto e comprensione verso gli animali.
E comunque, più penso a quanto è successo ad Alghero, e più mi chiedo: come mai il povero Runner, dopo tanto tempo in cui scorrazzava libero per la città, proprio nel mese di agosto è stato vittima di un crimine così orrendo?
Ricordiamoci che è tempo di turismo, e non è detto che il colpevole sia sardo. Potrebbe essere chiunque, magari qualche ragazzetto sadico andato lì in vacanza, come quelli che anni fa per paura dei cinghiali appiccarono il fuoco alle sterpaglie, mettendo a repentaglio un intero villaggio.
Sa quanti turisti bazzicano in questo periodo in Sardegna? E magari a ridurre così Runner sono stati proprio quei turisti che vedono la Sardegna come una terra sottosviluppata, da depredare, da invadere; gente che non sa nulla delle bellezze vere (che non sono solo il mare e le spiagge) e dei valori che animano i sardi; gente che pensa solo al divertimento… e magari per divertimento intende proprio… prendersela con un povero cane che non faceva male a nessuno (in proposito, vorrei aprire una parentesi e dire che personalmente sono contraria ai “cani di quartiere”… sono esposti a troppi pericoli e a volte diventano loro stessi un pericolo, anche se involontariamente).
Io prima di esprimere certi giudizi, prima di lanciare certi appelli ci penserei bene. Infangare l’immagine di una persona o di un intero popolo è facile. Internet è un mezzo che si presta molto facilmente a questo genere di cose. Ma una volta fatto il danno diventa difficile ripararlo.
Gentile signora: la invito a venire con me in Sardegna. Sarò felice di farle scoprire il vero volto di un’isola a volte sconosciuta e misconosciuta e presentarle tante persone che amano gli animali e fanno di tutto per aiutarli a star bene.
Basti nominare Cosetta e tutti i volontari del rifugio I Fratelli Minori: mi basta pensare a loro, ma anche a tanti altri sardi che conosco e che amano davvero gli animali, per trovare irrispettoso, ingiusto e illogico un appello a boicottare la “nostra” meravigliosa Sardegna.
La saluto cordialmente
Diana Lanciotti
fondatrice e presidente onorario del Fondo Amici di Paco
P.S. Proprio oggi ricevo la notizia di un cane seviziato dal suo “padrone” a Bergamo, e di un cane chiuso in una gabbia e gettato in un canale a Ferrara… dovremmo forse boicottare la Lombardia e l’Emilia?