I nostri migliori amici

Benji

Ciao Diana, l’ultima volta che ci siamo sentite è stato in occasione della morte del tuo Paco. Adesso è toccato a me. Lunedì 16 giugno io e Greta, mia figlia, abbiamo preso la decisione di far riposare il nostro Benji. Aveva 16 anni, da ormai un anno e mezzo soffriva di una grave insufficienza renale e da domenica sono subentrati attacchi epilettici che lo lasciavano così stanco e spaventato… Pensa che abbiamo fatto tanto per lui, terapie continue, analisi, ecografie, la scorsa settimana quattro giorni di flebo che per lui funzionavano come una dialisi ma miglioramenti ormai niente. Tre anni fa, per via di una patologia agli occhi sempre a causa del problema renale, l’ho portato da uno specialista a Torino e ti giuro che se lunedì i miei veterinari mi avessero detto che c’era una minima speranza portandolo, che so, a Londra, sarei stata sul primo volo. E credimi che non navigo nell’oro. Non ho rimpianti per quello che ho e abbiamo fatto per lui, era il nostro piccolino, ma, oltre a sentire la sua mancanza in ogni cosa e in ogni momento (tieni presente che viveva con me , dormiva con me, lo portavo in ufficio, in vacanza, solo ultimamente perchè non stava bene alle vacanze ci rinunciavo per non lasciarlo ad altre persone), non riesco a liberarmi dal senso di colpa. Forse se fossi andata avanti qualche giorno con i barbiturici se ne sarebbe andato comunque ma in modo più naturale, non so più cosa pensare… Scusa per lo sfogo, le persone che possono capirmi si contano sulla punta delle dita però fortunatamente mi sono vicine e mi piace pensare che lo sia anche tu. Dimmi che passa prima o poi.
Grazie.
Franca

(clicca su “Leggi tutto” per leggere la risposta di Diana)

Cara Franca, iniziamo dalla fine: vuoi che ti dica che passa? Non mi piace mentire, quindi non te lo dirò.
Certo, passerà il senso di colpa che ora hai, e che ti fa onore per il bene che gli hai voluto, ma che non è giusto. Però il senso di mancanza non passerà, così come, per fortuna, non passerà la nostalgia, né l’amore che gli hai voluto. Semplicemente si trasformeranno: i ricordi brutti degli ultimi momenti trascorsi insieme ti sembreranno un giorno bei ricordi. Perché tu eri con lui, fino alla fine, e non hai mai mollato. Non hai mollato finché qualcosa, dentro di te, ti ha detto che era ora di rinunciare. Di rinunciare a lui, per il suo bene. E’ stato Benji che, attraverso il tuo cuore, ti ha parlato e ti ha detto che… bastava così. Avevi fatto già tutto quello che potevi e insistere per lui sarebbe stata solo sofferenza.
Non hai sbagliato in niente, cara Franca, sbagli solo ora a farti delle colpe. Lo so che, adesso che non l’hai più, e stai misurando il senso di vuoto che ti ha lasciato, e ti accorgi con sgomento quanto è grande, preferiresti averlo ancora, ancora sofferente piuttosto che non averlo più. Ma se per te sarebbe meglio, non lo sarebbe per lui.
La loro vita è troppo breve, e questa brevità è una delle peggiori ingiustizie che ci tocca affrontare; però è anche così intensa che tra poco inizierai a passare in rassegna tutti i bei ricordi, i momenti dolci e delicati che avete passato insieme. E riuscirai addirittura a farlo con il sorriso.
Ora però piangi senza trattenerti. Questo è il momento. Per te e per lui.
Avrei voluto poterti consolare, alleviare il tuo dolore. Ma chi sono io per farlo? E poi: che senso avrebbe ora cercare di scacciare il dolore? Meglio accoglierlo come un dono, come l’ultimo dono che lui ti ha fatto andandosene: perché soffrire per un cane, soffrire per un essere caro che ci lascia, dopo aver tanto gioito con lui, fa parte della nostra vita e ci rende spiritualmente più completi.
Loro ci danno tanto, vivendoci accanto. E morendo ci lasciano il loro amore, un tesoro prezioso che nessuno ci porterà mai via.
Ti abbraccio

Diana

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