Animalisti… se ci siete fate un bau!
Ho ereditato dai miei genitori un “fuoco sacro”, che non è solo l’amore per gli animali ma per il Creato in genere, perciò anche per gli esseri umani.
Mio padre, grande e coscienzioso medico di profonda umanità, mi ha trasmesso il suo bisogno di aiutare il prossimo. Purtroppo mi ha scoraggiata dal seguire la sua professione. Ma forse, da medico che faceva solo il medico e non l’opinionista tv, aveva già intravisto la china che la professione stava imboccando: dalla totale dedizione alla cura del malato verso una frenetica ricerca del profitto, da una professione/missione svolta in libertà e coscienza verso un mestiere/business sottoposto alle pressioni e ai diktat delle sempre più potenti e prepotenti case farmaceutiche.
Che io mi occupi di animali è quasi una casualità, anche se destinica, nata con l’adozione di Paco al canile, quel fatidico 7 marzo del 1992, e con la scoperta dell’obbrobriosa realtà del randagismo. Mi ci sono buttata anima e corpo cercando innanzitutto di capire e poi di cambiare le cose. E, grazie alla figura ormai leggendaria di Paco che ha aperto il cuore e la mente di adulti e giovani, molto è cambiato e ora a parlare di diritti degli animali non si è più guardati come se si fosse un mostro a tre teste.
Occuparmi di tutela degli animali non mi ha però mai impedito di seguire anche la mia passione per la politica, coltivata in gioventù ma messa da parte, sotto l’aspetto dell’attivismo, alla scoperta dei troppi compromessi che sarebbero serviti per restare nell’ambiente e che una ribelle come me non sapeva e non sa accettare.
Ora però, ora che la situazione sta diventando calda, anzi bollente (come l’acqua della sfortunata rana di Chomsky, alla quale siamo sempre più simili), il mio già citato “fuoco sacro” mi spinge a buttarmi nella mischia per cercare, con i mezzi che il buon Dio mi ha dato, cioè la scrittura, di incidere sugli avvenimenti facendo luce su tutta la verità, e non solo una parte: quella che il mainstream ha deciso di propinare al “popolo”, credendolo ignorante, impreparato, disinformato, facile preda di (false) illusioni, plasmabile, ricattabile, spaventabile.
Ma quando scoprono che c’è una buona parte di “popolo” che non soddisfa questi requisiti, basilari per essere considerato (secondo i loro parametri) un “buon” cittadino, vanno in tilt e ricorrono a qualunque strumento per emarginarlo, bloccarlo, per annientarne la resistenza a progetti che riguardano, guarda caso, tutti i popoli della terra.
Quello che mi fa specie, in questo quadro generale, è il… silenzio degli “animalisti”. Quelli sempre pronti a correre in difesa dei più deboli (purché dotati di zampe coda, piume, pelo…), sempre pronti a far cagnara se viene torto un pelo a un micio o a un cagnolino, ma sorprendentemente muti, ciechi e sordi davanti alle sofferenze degli esseri umani. Pronti a meravigliarsi se io, invece di occuparmi solo di animali, mi occupo anche di esseri umani. Come se dovessimo vivere chiusi in compartimenti stagni, in recinti elettrificati dai quali è vietato uscire.
Mi vien da pensare che il cervello di questi animalisti che ora brillano per il loro silenzio sia tarato in modo particolare proprio su “muso”, “pelo”, “zampe”, “coda”, “piume”, e si attivi solo alla presenza di una o più di una di queste caratteristiche morfologiche. E quando invece si trova davanti a “viso”, “corpo glabro”, “stazione eretta” si disattivi e si metta in stand by.
Sono animalisti, del resto, mica “umanisti”…
Ecco forse perché, davanti alla soppressione dei principali diritti costituzionali, davanti alle conseguenti sofferenze fisiche e mentali, davanti a un vaccino sperimentale, sperimentato sull’uomo, non fiatano. Nemmeno per dire che, prima di passare alla sperimentazione diretta sull’uomo, il “vaccino” anticovid è per forza di cose passato per la sperimentazione sugli animali da laboratorio e che, ad esempio, Astrazeneca ha al suo interno l’adenovirus dello scimpanzé… e l’adenovirus di scimpanzé mica vanno a prelevarlo rincorrendo col tampone le scimmie libere nella foresta tropicale… O qualcuno crede che funzioni così?
No, non è così, come si legge sul sito dell’Humanitas, da cui ho tratto questo passaggio:
Eppure, tutti zitti: le varie paladine degli animali, sempre pronte a precipitarsi in loro aiuto purché sotto le luci dei riflettori e davanti a una telecamera e un microfono, si sono completamente defilate. Loro, contrarie a ogni forma di sperimentazione, salvo che avvenga sull’uomo.
Però non è del tutto vero che nessuno fiata. Se vai sul sito della LAV, leggi dichiarazioni illuminanti come questa:
In sintesi: la sperimentazione sugli animali no (o nì, nel caso del “vaccino” anticovid), però sull’uomo sì.
E comunque, visto che “bisogna” vaccinarsi contro il covid (che, ti spiegano, nasce dallo “sfruttamento incondizionato dell’ambiente e delle specie che ci vivono…”, favoletta di comodo per portare acqua al proprio mulino di difensori del pianeta, facendo finta che tutto non sia nato da pericolose e criminali pratiche di laboratorio), stavolta abbozziamo, chiudiamo un occhio o anche due, diamo un paio di camomille alla coscienza per tenerla sopita, e andiamo avanti a proclamarci paladini dei più deboli. Con le dovute eccezioni, ovviamente. Come in questo caso.
Di ipocrisia in ipocrisia. La tipica ipocrisia di chi si trincera all’interno di una categoria per fregarsene di chi non ci rientra.
No, non chiamatemi animalista, per favore: diventerei una belva.
Diana Lanciotti
P.S. del 22/02/22 Un vivido esempio di come certi “animalisti” si preoccupino solo di diritti degli animali, ma siamo pronti a ignorare o calpestare i diritti umani, l’abbiamo avuto ieri quando la Commissione “Affari sociali” della Camera si è riunita per pronunciarsi sull’abolizione (proposta da Lega e Fratelli d’Italia) del greenpass, misura discriminatoria e propria di uno Stato di polizia, estremizzata in Italia, dove viene usata come strumento punitivo e persecutorio, mai adottata in tal modo all’estero, e comunque abbandonata da tutti i paesi che l’avevano introdotta, seppure in forma mitigata. Orbene, la richiesta di abolizione è stata bocciata “grazie” ai voti contrari dei 5 Stelle e all’astensione dei deputati di Forza Italia. Tra i quali, come vedete qui, era presente Maria Vittoria Brambilla, nota animalista, per la quale evidentemente contano i diritti degli animali ma non degli esseri umani.
Certi animalisti, purtroppo, ragionano solo a compartimenti stagni.
*https://www.dianalanciotti.it/per-favore-non-chiamatemi-animalista/
Guariremo solo se… il mio contributo a un’informazione libera dalle gabbie del Pensiero Unico
6 commenti
Tina
Cara Diana, come sempre sei chiara e diretta e coraggiosa perché scrivi quello che pensi senza curarti di critiche da parte degli “animalisti”… un mondo che conosco perché sono anch’io volontaria in un rifugio e conosco le liti e gli sgambetti che si fanno tra associazioni diverse ma anche all’interno della stessa associazione.
Nello specifico stupisce davvero il “silenzio degli animalisti” che di solito si inalberano per molto meno. Ma questa “fede vaccinista” come la chiami tu ha fatto tanti proseliti superando tabù che un tempo sembravano insuperabili. Non so come ne verremo fuori. Migliori non credo. Vivi spero…
Un abbraccio
Tina
Marco
Gentilissima Diana, concordo con Tina. Io pure ho avuto esperienza nel volontariato anche se non per gli animali e ho riscontrato tanta litigiosità perché ci sono tanti megalomani che vogliono comandare per darsi l’importanza che non hanno.
In riferimento alla problenatica Covid, vaccini, ecc. ecc. è davvero strano se così vogliamo definirlo questo “silenzio degli animalisti”. La televisione e la stampa sono un continuo bollettino di guerra e noi dovremmo eseguire come tanti soldatini in fila. Nessuno alza la voce per fare domande e se qualcuno ci prova lo prendono a mazzate sul capo. Gli unici che oramai ascolto sono lei, Maria Giovanna Maglie e Capezzone. Giordano ce l’hanno chiuso perché diceva troppe verità scomode.
Come ho letto in un altro articolo che ha scritto (e poi la seguo anche su twitter… una delle poche voci equlibrate e di buon senso) a dare spiegazioni sulla reale situazione e sul rischio dei vaccini contro il covid-19 sono pochi e non sono i prezzolati da Big Pharma ma medici e filosofi indipendenti, liberi, che non si fanno comprare. Speriamo che resistano.
La ringrazio e anche a nome dei miei familiari le faccio i migliori auguri
Marco L.
Teresa
Neanche un miao! Scherzi a parte, hai ragione Diana: tutti pronti a difendere i deboli, ma quando il debole è l’uomo si accetta di tutto. Sto vedendo una trasmissione in televisione dove litigano sempre per la faccenda vaccino sì o no. Non ho mai visto tante liti in televisione e così veramente cattive (non da recita). Qualcuno dice che meritiamo di estinguerci e sto pensando che forse ha ragione.
Scusami per i pensieri poco ottimisti ma non vedo speranza, se non purtroppo il ministro.
Buon Natale nonostante tutto. E grazie!!!
Teresa P.
Egle O.
Non è vero che gli animalisti tacciono: la Brambilla prezzemolina sta mandando richieste di soldi per la sua associazione e consigliando di prendere un cane o un gatto al canile. Proprio per Natale, quando si sa che sono le adozioni natalizie quelle più a rischio di futuro abbandono…
Per il resto è vero: silenzio… come se il vaccino anticovid non fosse sperimentato sugli animali e ora anche sugli uomini e addirittura sui bambini. Hai ragione: tu non sei animalista, sei una persona di grande umanità e coraggio.
Buon Natale a te e alla tua cara famiglia
Egle O.
Maria Vittoria Martellini
Diana carissima,
come sempre la tua sensibilità e la tua profonda umanità ti permettono di sondare ogni angolo dell’animo umano.
Perciò non potevi tacere di fronte allo scempio che si sta compiendo contro l’essere umano e per ultimo contro i più piccoli e indifesi.
Dove sono, dico anch’io, tutti quelli che ogni anno alla prima della Scala urlavano contro le autorità tirate a lucido per gridare loro in faccia l’indignazione,la contrarietà e la rivolta contro ogni maltrattamento o sperimentazione sugli animali sia pure per test medici o farmaceutici?
Eppure tutti sanno e lo dicono, per paura di essere platealmente smentiti, che tali sieri sono sperimentali e che solo nel 2075 forse sapremo cosa contengono e quali accordi hanno fatto le bigpharma con gli stati europei.
Da che mondo è mondo i piccoli sono sempre sempre stati difesi dai genitori e dai nonni e ora vogliono capovolgere tutto e iniettare loro questo siero sperimentale per proteggere adulti e anziani.
Ipocriti da strapazzo!!!
Criminali da processare!!
Addirittura, i genitori che si rifiutano di far fare questo siero sperimentale ai propri figli rischiano di perdere la potestà genitoriale se passa una certa proposta di legge!!!
Siamo alla follia!!!
Siamo stanchi di vedere i nostri ragazzi che subiscono ricatti e estorsioni per poter andare a scuola, salire su un autobus, mangiare una pizza con amici, ridere giocare e scherzare come sarebbe giusto e sacrosanto.
Si, ma solo se hanno una tessera che lo permette e che documenti che di sono sottoposti alla umiliazione di un tampone o peggio bollati con un siero sperimentale che non protegge né dalla malattia né dal contagio.
È ora di indignarci, di gridare in piazza e in ogni luogo la nostra rabbia, dissenso e rivolta e se non bastasse per disfarsi di questi burocrati indegni…Dio non voglia vedere anche di peggio!!
Ogni madre difende il proprio cucciolo fino alla morte!!!
Grazie Diana.
Maria Vittoria
Giovanna
Cara Diana, come non condividere quello che dici? Ieri sera ho visto proprio la Brambilla che urlava contro la bravissima Maria Giovanna Maglie che sollevava dubbi sul vaccino. Ha difeso a spada tratta il governo e la campagna vaccinale. Non ci sono più gli animalisti di una volta…
Grazie per la tua onestà e il coraggio di dire la verità
Giovanna