Attualità

Berlusconi e il caso Ruby

Cortese Diana Lanciotti, su questo suo sito in passato ho letto diverse volte le sue opinioni relative a fatti dell’attualità ed invece non riesco a trovare un suo giudizio sul rubygate e sulla spregevole vicenda che vede al centro di un’inchiesta della magistratura per prostituzione minorile e concussione il presidente del consiglio. Come mai, è rimasta senza parole?

Angelo

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Gentile Angelo, forse sì, è vero: di fronte a questa squallida vicenda sono rimasta senza parole. Sono disorientata.
I sostenitori di Berlusconi parlano di una persecuzione politica supportata dalla magistratura.
Per certi aspetti hanno ragione: la magistratura di un certo colore viene usata da tempo come testa d’ariete (o piede di porco, veda lei) per smantellare il potere politico se e solo se è in mano alla destra, indipendentemente dal fatto che (guarda un po’) quel potere politico sia stato legittimamente affidato dagli elettori ai propri eletti. Quindi chi parla di persecuzioni ha ragione.
Però è anche vero che sarebbe stato meglio non aver prestato il fianco a queste "persecuzioni" e aver mantenuto comportamenti irreprensibili come dovrebbe competere a un capo di stato (o governo). Irreprensibili non solo e non tanto sul piano legale, ma anche su quello morale, al quale guardano con attenzione molte persone per bene, che sono giustamente disorientate (per non dire orripilate) dall’andazzo allegro e disinibito di gente che vive ormai al di fuori e al di sopra della dimensione quotidiana con la quale tutti noi "comuni mortali" quotidianamente ci confrontiamo.

I detrattori di Berlusconi sottolineano la sua vita "dissoluta" e non gli riconoscono nessun merito politico.
In effetti il presidente del consiglio farà fatica a riconquistare la credibilità dopo averla persa con comportamenti così inqualificabili. Lui asserisce che sono fatti suoi, fatti di vita privata.
Certo, la vita privata va rispettata, ma anche certe regole morali. Il decoro non è qualcosa di così disdicevole e superato. Comportarsi degnamente non è proprio dei bacchettoni, ma della maggior parte della gente, che pretende di essere rappresentata da persone degne.
Berlusconi si è squalificato agli occhi dei più adottando uno stile di vita "borderline", così fuori e lontano dal pensare e agire comune.
Magari non ci sarà nulla da eccepire sotto il profilo legale, ma la morale riveste un ruolo molto importante nella vita di tanti.
E’ vero che certi magistrati si comportano come dei giustizieri dell’in-giustizia, però è anche vero che certi comportamenti "disinvolti" da parte di un’alta carica dello stato non sono ammissibili. Non tanto e non solo i comportamenti attinenti alla sfera sessuale, ma tutto ciò che vi è collegato. Non è certo "aiutando" queste "sventurate" ragazze coprendole di soldi non guadagnati che le si aiuta a trovare una collocazione nel mondo, ma le si avvia sempre più alla prostituzione. Perché, anche se legalmente non si tratta di prostituzione, prostituzione è dal punto di vista morale e comportamentale. Queste che si svendono per soldi, ora, continueranno a farlo, sempre. E si diffonderà sempre più l’idea che la svendita della propria dignità è indispensabile per farsi strada nel mondo. Alla faccia di chi lavora e vive onestamente, con sacrificio e usando la testa invece che altre parti del corpo.

Forse ha ragione lei: sono senza parole, ma avrei tante domande: Ad esempio: un uomo che poteva vantare frequentazioni internazionali d’alto livello, che potrebbe circondarsi di persone anche intellettualmente elevate, che bisogno aveva di circondarsi di questa gentaglia profittatrice e senza scrupoli disposta a tutto pur di far soldi? Che bisogno aveva di fare certe porcate? Perché, finché non sarà lui stesso a dichiarare il contrario, sarà difficile credere che non le abbia fatte.
E se anche lui dice che sono fatti suoi (e magari è vero) io rispondo che mai più voterei un personaggio che in casa propria tiene comportamenti tali (non li definisco per decenza) e incentiva un certo modo di vivere permettendo a una frotta di parassiti di guadagnarsi da vivere svendendosi e svilendosi, e proponendo un modello di vita che disapprovo.

Comunque, al di là dei comportamenti di Berlusconi, ormai la politica è davvero un monnezzaio. Ormai è chiaro che più a nessuno interessa nulla del futuro dell’Italia, ma solo delle beghe e degli interessi personali.
Vedi la questione Fini-Berlusconi, un duello senza esclusione di colpi giocato sul piano della scorrettezza e per motivi puramente personali.
La rappresentazione e l’interpretazione della politica che TUTTI dico TUTTI stanno dando è di un’indecenza inaudita. Il ricorso alla magistratura forcaiola per demolire l’avversario non è che il sintomo di una politica malata.
Però… come si risolve la questione? Andando a nuove elezioni? Non cambierebbe molto, anzi rischieremmo di cadere dalla padella alla brace.
Ci ritroveremmo davanti le solite facce inguardabili, che pur di non andare a lavorare si attaccano alla sedia con le unghie e le zanne.
E invece dovrebbero TUTTI fare un passo indietro e liberare l’Italia della loro presenza. C’è bisogno di gente nuova, non ancora intaccata dalla politica. Gente sana. Anche se a questo punto temo che chiunque sia sano se ne stia accuratamente alla larga dalla politica.

Se non fosse per gli italiani che nonostante tutto, nonostante una classe politica inqualificabile (di destra, sinistra e centro), continuano a lavorare e a tirare la carretta, questa povera Italia si sfascerebbe.
La sinistra non aspetta altro, alla faccia dell’unità d’Italia.

Per finire mi permetta una considerazione:
trovo veramente scandaloso che ormai la politica in Italia sia imperniata sul berlusconismo o sull’antiberlusconismo. Trovo scandaloso che l’opposizione trovi come unico collante l’odio verso Berlusconi. Trovo scandaloso che in Italia, nonostante la storia insegni, ci siano ancora tanti comunisti, che dalle tragedie vissute dai popoli oppressi dal comunismo non hanno tratto insegnamenti. Trovo scandaloso che questi sbandati, obsoleti, livorosi dalla memoria corta non abbiano altri argomenti da far valere se non le abitudini sessuali del proprio avversario, alimentando ogni giorno questa politica del guardonismo, illudendosi forse di distogliere l’attenzione degli italiani dalle loro contraddizioni, dalla loro incapacità, pensando forse di conquistare voti facendo vedere a tutti quanto l’avversario è brutto cattivo, invece di riuscire a dimostrare di essere capaci di combinare qualcosa di buono per l’Italia. Ma dato che non sanno neanche da che parte si cominci, preferiscono alla politica del fare quella del disfare.
Certo che Berlusconi l’ha proprio rovinata, questa sinistra. Se prima era libertaria, da quando c’è lui è diventata liberticida. Se prima era garantista, da quando c’è lui è diventata forcaiola. Se prima era permissiva, ora si ritrova bacchettona. Se prima era anticonformista, ora è conformista e moralista. Se prima era progressista, da quando c’è lui è diventata conservatrice.
Se prima predicavano l’amore libero, ora pretendono comportamenti monacali.
E tutto è successo da quando Berlusconi è entrato in politica ed è diventato la loro fissa, la loro ossessione.
Un cordiale saluto

Diana Lanciotti

P.S. Che la politica sia ormai un pattume e che ai politici non interessi un fico secco dell’Italia si è appena avuta la conferma al tg delle 13. Oggi il parlamento ha votato un emendamento sulla Giustizia. Stranamente l’Italia dei Valori (cioè Di Pietro, acerrimo nemico di Berlusconi) ha votato allo stesso modo della maggioranza. Ne è nato uno scandalo: PD e UDC hanno dato dei venduti ai dipietristi perché col loro voto hanno "salvato la maggioranza". In realtà l’Italia dei Valori ha votato in quel modo perché, molto semplicemente, riteneva che fosse giusto così, indipendentemente dalle alleanze più o meno sante fatte sopra la testa degli italiani.
Capito come funziona? Non contano le idee, i principi, non conta ciò che è bene e giusto, conta solo darsi uno addosso all’altro mantenendo sempre ben netti e delineati gli schieramenti.
Sarebbe come dire che se la maggioranza proponesse una legge che regala un milione di euro a ogni famiglia italiana, gli altri pur di dare contro all’odiato Berlusconi voterebbero no.
Funziona così, purtroppo. E se poi in questa assurda bagarre a rimetterci è sempre e solo l’Italia, chissenefrega?

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