Un capolavoro…
Solo due parole: UN CAPOLAVORO!
Ho iniziato il tuo libro solo pochi giorni fa, perchè, nonostante fosse arrivato da prima di Natale, dovevo “riuscire” a finire quello che stavo leggendo (altrimenti, dopo il tuo, sapevo che non l’avrei ripreso in mano; un’esperienza analoga mi era capitata in precedenza, quando avevo letto White Shark… e dopo non riuscivo a trovare libri che fossero “all’altezza”, che non mi facessero sbadigliare alla decima pagina…). In questo caso quello che stavo leggendo è uno tra i più apprezzati best seller degli ultimi 10 anni: “Memorie di una geisha”. Non vedevo l’ora di finirlo per “tuffarmi” in Red Devil.
E ora che ho finito Red Devil sono qua, con il cuore gonfio di emozioni. Un gran bel libro, intenso, profondo, un dramma psicologico in cui solo la presenza confortante di Red, di Fred, di Destiny e Felicity poteva stemperare le tragedie che a volte si autoinfliggono le persone umane.
Tutti i personaggi sono vivi, sono veri, sono “umani”. (Quando leggiamo un libro o vediamo un film, normalmente io e mia figlia discutiamo riguardo a chi sia, per l’una o per l’altra, il personaggio più amato, quello più ostico, quello con il quale ci si identifica di più, quello che vorresti per amico. Non vedo l’ora che anche lei lo legga per poterne parlare).
I cani, invece, hanno una marcia in più: hanno quella loro caratteristica comune e vera di guardare i drammi umani con saggezza e partecipazione (gli incubi di Red, che infinita tenerezza…!!!!) ma con infinita accettazione, con un grande amore incondizionato che caratterizza queste meravigliose e angeliche creature a quattro zampe.
Brava, Diana! Lo so che non ti piacciono i complimenti e questi non vogliono essere complimenti: vorrei che li prendessi come un sentimento di sincera gratitudine per aver saputo ancora una volta parlare col cuore, direttamente al cuore del lettore.
Con grande stima ed affetto,
Doni
(clicca su “Leggi tutto” per leggere la risposta di Diana)
Cara Doni, e come potrebbero non piacermi certi complimenti? Mi piacciono, eccome. Se poi sono genuini come so che i tuoi sono, mi fanno felice. Solo che ho sempre paura che qualcuno li trovi esagerati o che pensi che mi piace autoincensarmi.
Come sai scrivere è ciò che più amo fare, perciò ricevere giudizi così precisi e lusinghieri sul risultato della mia grande passione mi riempie di gioia e orgoglio.
Considero un grande privilegio poter scrivere e mi dà una grande gioia sapere che ciò che a me piace fare è fonte di emozioni e riflessioni per chi mi legge.
Ho amato molto i personaggi di Red Devil. A causa di altri impegni ho dovuto abbandonarli per qualche mese (ero a metà del libro: è la prima volta che mi succede di dover interrompere la prima stesura di un romanzo), e temevo che fossero usciti dalla mia vita, che mi avessero abbandonata. Invece loro, bravi bravi, erano restati lì ad aspettarmi.
Andrea Costa si è impossessato con prepotenza della parte del protagonista e devo dire che gliel’ho ceduta molto volentieri. Ero partita con l’idea che il personaggio principale fosse ancora una volta femminile, ma lui è venuto fuori subito e ha rubato la scena pagina dopo pagina. Mi è piaciuto proprio per la sua complessità, per la sua personalità così sfaccettata, per quel carattere non certo facile e nemmeno troppo positivo, ma umano, in tutte le sue contraddizioni.
Ancora una volta, scrivendo, mi sono dovuta inchinare al fascino della scrittura e alla capacità del nostro cervello di produrre situazioni, personaggi, trame. Un mistero che non finirà mai di stupirmi, e che mi piace condividere con chi mi legge.
Ogni volta mi dico: "Stavolta non avrò tanto da dire". Ma appena mi metto davanti al computer la storia inizia a dipanarsi. Una magia, anche per me che la scrivo.
Grazie, Doni. Mi hai commossa e non saprei che cos’altro dirti. Grazie e… spero di essere all’altezza anche in futuro, per potermi meritare ancora queste mail che mi scaldano il cuore e mi fanno tanto bene.
Un abbraccio a te e tante coccole alla tribù
Diana