Marcus, quattro anni dopo
Tanti tanti carisimi auguri al ragazzo. Dagli una grossisssima carezza da parte mia !
Oggi, per me invece è un giorno tristissimo, infatti, quattro anni fa il mio amatissimo Marcus era già volato in cielo (erano esattamente le 14.45 quando mi ha lasciato).
Certo che se penso che sono già passati quattro anni non ci credo perché il dolore di non averlo più qui fisicamente con me è ancora fortissimo.
Sento ancora la sua “puzza”(per me il più buono degli odori) e se chiudo gli occhi mi sembra ancora di sentire il pelo morbidissimo delle sue orecchie quando accarezzavo il suo testone: due pezzi di velluto biondo !
Pensa che qualche volta, quando sono particolarmente depressa, prendo il cuscinone dove dormiva e che non ho mai lavato, e ci tuffo il naso per provare a sentirlo ancora vivo, con me.
Il tempo ha sicuramente mitigato un po’ il dolore, ma come tu sai meglio di me, la mancanza e il vuoto che questi meravigliosi esseri lasciano quando partono per il paradiso è incolmabile.
Nel mio caso poi non ho potuto, ed ancora adesso non posso, pensare di prendere un altro amico da amare ovviamente non al posto di Marcus (niente e nessuno potrà mai prendere il suo posto nel mio cuore), lo sai: ne abbiamo parlato svariate volte.
Posso solo sperare che qualche cosa cambi e che possa, in futuro, poter gioire del grande amore che queste creature speciali ci danno: speriamo!
Un grosso bacio a tutta la tua tribù !
A presto
Patrizia
(clicca su “Leggi tutto” per leggere la risposta di Diana)
Grazie, Patrizia, per gli auguri a Tommi e anche per avermi ricordato il tuo Marcus.
In effetti anche la fisicità quotidiana è una delle cose che ci mancano, di loro: le coccole, lo strusciarsi, il conoscere ogni centimetro quadrato del loro pelo, controllarli per vedere se è tutto a posto, spazzolarli. Tu parli delle sue orecchie come due pezzi di velluto. Conosco bene la sensazione: era quella che provavo, e sento ancora sulle dita, quando accarezzavo le orecchie del mio Dick, il mio primo cane. Di sfiorare, appunto, un velluto morbido e setoso.
Anche gli odori (puzze per qualcuno, profumi per noi) ci mancano, perché parlano di loro. Non mi meraviglio che tu abbia conservato il suo cuscino e non l’abbia mai lavato: sarebbe come voler lavar via le sue tracce, il suo ricordo.
Da quel 7 novembre io indosso la medaglietta di Boris. Il solito ossetto cromato, anche parecchio segnato. Per me è il gioiello più caro e prezioso. Era stato al suo collo per anni. Qualcuno, quando ha saputo che me lo ero appeso al collo, ha detto: "L’avrai almeno lavato…"
No, non l’ho lavato. In quel momento, quando l’ho tolto a lui per metterlo al mio collo, mi è sembrata la cosa più naturale. E tuttora ho una specie di venerazione, per quella medaglietta. Io sono piuttosto schizzinosa e amante dell’igiene, però per quanto riguarda i miei animali non c’è nulla che mi crei repulsione. Li amo così come sono, nella loro anima e nella loro animalità.
Quando passerai davanti al luogo dov’è ora Marcus mandagli un bacio per me. E pregalo che ti aiuti presto a trovare il modo di… riaverlo con te, anche se sotto altre spoglie.
Un abbraccio
Diana