Un Leonberger in famiglia?
Gentile Signora Diana, scrivo dalla provincia di Ferrara e visito spesso sia il Suo sito che quello di Paco. Finalmente dopo tanti sacrifici mio marito ed io abbiamo acquistato una casa con un piccolo giardino (circa 50 mq.) e adesso voglio realizzare il mio sogno di avere animali. Intanto è già arrivata Lucy, una piccola incredibile gattina grigia. Ma io vorrei un cane, anzi due. Conosco, infatti, un rifugio per cani abbandonati vicino a casa mia, ed è lì che andrò a prendere il mio primo cagnolone. Però mio marito vorrebbe un Leonberger (abbiamo a casa un vecchio numero di Amici di Paco con la foto del Leonberger BRUNO). Ci siamo informati e abbiamo scoperto che un cucciolo Leonberger costa molto (per lo meno per le nostre tasche!!!). Avrebbe qualche suggerimento? Mi scuso per il disturbo e non vorrei apparirLe venale, sto solo cercando di avere informazioni. Grazie.
Paola
(clicca su “Leggi tutto” per leggere la risposta di Diana)
Gent.ma signora Paola,
quando si parla di Leonberger, si tocca il mio punto debole. Io amo TUTTI i cani, di razza e non, ma devo ammettere che il Leonberger è il mio cane ideale. Dolce, sensibile, equilibrato. Se ha letto il ricordo del mio Boris sul mio sito, credo che possa capire che cosa rappresenta per me il Leonberger.
Innanzitutto le do un consiglio: compri e legga il libro "Un Leonberger di nome Bruno" (lo può richiedere in libreria o lo trova sul sito www.amicidipaco.it) , così si fa un’idea del tipo di cane che è. Infatti più che la bellezzza esteriore (che comunque è tanta) di un cane del genere deve piacere la bellezza interiore, che è smisurata.
Io che ho convissuto con cani di ogni tipo, mi sento di dire che il Leonberger ha il carattere giusto per me, è esattamente ciò che cerco in un cane, sento con lui in una magica e profonda affinità. Ma non è detto che sia così per tutti, quindi è bene valutare le caratteristiche tipiche della razza.
La nota dolente è che il Leonberger costa, così come ogni cane di razza, ma forse anche meno, visto che non è una razza di moda, per fortuna. Ma credo che se si decide di accogliere in casa un cane del genere, si debba mettere sul piatto della bilancia costi e benefici…
Un Leonberger costa poco più di una borsa griffata (o forse addirittura meno!), meno di un tailleur di uno stilista di grido, meno di due paia di scarpe di gran moda, meno di dieci uscite al ristorante, molto meno di una tv a LCD, molto ma molto meno di un anello con diamanti. Tutte cose di cui a me non interessa nulla e alle quali, quindi, non mi costa nulla rinunciare. Eppure nessuno si scandalizza se si spende tanto (a volte troppo) in cose tutto sommato futili, mentre non si sa perché molti si scandalizzano se si spende per acquistare un cane, che poi con noi condividerà tanti anni dedicandoci tutto il proprio amore e la propria fedeltà. Che non hanno prezzo.
Quindi, cara signora, se avete scelto un Leonberger (e spero che non lo facciate solo per il suo aspetto esteriore, ma per le qualità intrinseche che dovreste senz’altro conoscere) credo che non dobbiate farne una questione di prezzo. Non esistono Leonberger in "offerta speciale" anche perché gli allevatori di Leonberger (che, viste le difficoltà ad allevare cagnoni così impegnativi non lo fanno per business, ma per pura passione) affrontano spese importanti per i primi settanta giorni (che è l’età in cui il Leonberger viene affidato alla sua nuova famiglia).
Provi a farsi un giro tra i siti dei vari allevatori (può fare una ricerca su Google alla voce Leonberger) e tra l’altro si accorgerà che si tratta di allevamenti amatoriali, che fanno semplicemente riprodurre ogni tanto la propria coppia di Leonberger… non troverà mai, per questa razza, allevamenti basati sulla quantità. Poi se vuole le do qualche indicazione.
Tenga comunque presente che il Leonberger, non solo per la mole, è un cane molto impegnativo e che pretende molto del nostro tempo e delle nostre attenzioni, sennò s’intristisce, non "sboccia" e non diventa quel meraviglioso, esuberante, premuroso e gioioso compagno di vita quale un Leonberger cresciuto a nostro stretto contatto può diventare. E’ un cane che deve socializzare, non deve restare isolato, e quindi va portato in giro, a contatto con il mondo esterno, dove diventerà una presenza discreta ma sempre curiosa e attenta. Un catalizzatore di coccole, sorrisi, amicizie.
Non si può pensare di accogliere un Leonberger e poi lasciarlo a lungo da solo. E’ un cane che fa tanta compagnia, ma ne ha a sua volta tanto bisogno. Noi diciamo che è appiccicoso, ma ci piace così. Per altri potrebbe essere invadente, uno scocciatore, con la sua richiesta incessante di coccole e attenzioni.
Pensateci, pensate se avete la disponibilità d’animo e di tempo per dedicarvi a un cane che, nel momento in cui metterà zampa nella vostra vita, ve la trasformerà. In un modo meraviglioso, per me. Ma non è detto che sia così per tutti.
Io ai miei cani dedico tutto il tempo che posso, loro mi stano accanto anche quando sono in ufficio e appena posso me li porto ovunque vado. Non è un peso, ma una grande gioia, un completamento di me stessa e della mia famiglia.
Se così non è, non può funzionare, soprattutto con un Leonberger.
Ah, dimenticavo: non è facile trovare cuccioli di Leonberger disponibili. Alcuni si mettono in lista d’attesa per un anno e mezzo. Io per Boris ho aspettato otto mesi e dopo di lui… be’… ma questa è un’altra storia, di cui prima o poi mi deciderò a parlare.
Spero di non averla dissuasa o spaventata, ma spero di averla portata a riflettere prima di fare una scelta così importante.
Mi faccia sapere. Intanto tantissimi auguri
Diana