“Il mio cane si lascia fare di tutto”… ennò!
Conoscendo la mia passione per i Leonberger, un’amica mi ha mandato un video preso da Youtube, dove si vede un bambino piccolissimo che gioca (a modo suo) con un Leonberger. Molti padroni (uso il termine padrone senza alcuna accezione negativa: non la ha se si considera una proprietà come un tesoro da accudire e custodire, di cui essere responsabili, e se si intende “padrone” come derivato da “padre”, cioè un buon genitore che si impegni a far crescere i propri figli nell’amore e nel rispetto reciproci) si vantano del fatto che il proprio cane si lasci fare di tutto. Per carità, ci sono razze particolarmente paciose, tolleranti, disponibili. Il Leonberger, in linea di massima, è una di queste. Ma… è pur sempre un cane!
Con questo non voglio dire che possa essere pericoloso o arrivare a rivoltarsi se, come il bambino nel video, lo si strapazza un po’, gli si zompa addosso, gli si tira il pelo, gli si strilla nell’orecchio. Ma ritengo giusto, sia per i cani che per i bambini, rispettare quella che io chiamo la “caninità” dei nostri straordinari amici con la coda. Cioè il loro normale e sano “essere cani” e non esseri umani. L’educazione cinofila non va considerata riduttivamente come “insegnare al cane a comportarsi secondo le nostre regole” ma va integrata e supportata dall’educazione dei proprietari, per aiutarli a capire i loro cani e creare un rapporto di rispetto e fiducia reciproci.
Questo filmato, in cui i genitori si divertono a mettere alla prova l’infinita pazienza del loro cane, seppur chiaramente imbarazzato (tanto che a un certo punto fa per alzarsi, ma il padrone lo blocca per poter consentire alla moglie di continuare a filmarlo… sennò come fa a pubblicarlo su youtube?), mi ha suscitato lo stesso fastidio che probabilmente prova il cane, anche se lo manifesta nel modo tipico dei Leonberger: mandando giù il rospo, non reagendo, contenendosi. Però immagino il suo stomaco contorcersi…
Il Leonberger sa essere… il più santo dei cani. La sua pazienza è leggendaria, e non è solo leggenda. È realtà. Ed è vero che ci sono tantissimi casi di bambini che hanno addirittura imparato a camminare aggrappandosi al collo dei loro Leonberger, e bambini che trovano nel Leonberger il più affidabile compagno di gioco. Però lasciare che un bimbo (anima innocente) per tutto un minuto e mezzo si spaparanzi addosso al cane, soprattutto se osserviamo l’atteggiamento non rilassato né giocoso ma perplesso di questo, non è corretto.
C’è un altro video dove, invece, si può apprezzare l’atteggiamento affettuoso del Leonberger verso i bambini:
https://www.youtube.com/watch?v=RQ360ISLMSQ
Qui è il cane che prende l’iniziativa e, non costretto a subire, può esprimere la propria sana e protettiva curiosità nei riguardi del cucciolo d’uomo. Il quale potrà crescere insieme al suo gigantesco amico nel rispetto reciproco.
Anche se, ricordiamoci sempre, nessun bambino va lasciato solo con un cane, anche se si tratta del cane più pacifico del mondo. Può sempre capitare un fraintendimento o inserirsi una foga eccessiva nel gioco. Può capitare, se il cane non è del tutto conscio della propria forza.
In definitiva, considero il primo filmato altamente diseducativo, in quanto fa credere che al Leonberger si possa fare di tutto. Mentre è chiaro il disagio del cagnone, che lo esprime attraverso i classici segnali calmanti (sbadiglio in primis).
No. Non mi è piaciuto. Non mi è piaciuto il messaggio fuorviante che vuol far passare.
I cani sono cani, non scordiamolo mai. Proprio per questo dobbiamo amarli, rispettarli ed averne cura.
Evviva il Leonberger! Evviva i cani!
Diana Lanciotti
Un commento
Luisa
perfettamente d accordo con te Diana! Andrebbero rieducati i genitori