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È TEMPO DI VACANZE: portami con te, non lasciarmi a casa!

È TEMPO DI VACANZE: portami con te, non lasciarmi a casa!
L’estate si rivela purtroppo un incubo per le migliaia di cani e di gatti abbandonati ogni anno. Da 21 anni il Fondo Amici di Paco si impegna a contrastare l’abbandono con importanti campagne di sensibilizzazione che hanno radicalmente mutato leggi, regolamenti e usi a favore di chi vive con un cane o un gatto, rendendo più facile andare in vacanza con loro. Tanto che spesso portarli o no è solo questione di buona volontà… E poi è importante dare il buon esempio, attraverso la buona educazione dei nostri beniamini.

L’abbandono: un fenomeno in calo ma ancora consistente
Sono sei i mesi più”caldi” per l’abbandono di un cane. E se qualcuno pensa all’aspetto climatico si sbaglia. In realtà, ed è statisticamente provato, gli abbandoni segnano il loro picco tra gennaio e marzo e poi tra metà giugno e metà settembre. Nel primo caso si tratta di cani o gatti acquistati o adottati a Natale, che a Pasqua sono già finiti per strada. Nel secondo caso si tratta di cani o gatti che, seppur abituati alle comodità di una casa, con l’arrivo delle vacanze estive diventano degli impicci. Ciò che non fa differenze di stagione è che il destino di un cane abbandonato non è mai gentile: altissime sono le probabilità di morire di stenti, o finire schiacciato su una strada o vittima di violenze. I sopravvissuti finiscono in un rifugio, a consumare il resto della propria vita in attesa di un’adozione, che purtroppo arriva solo per pochi fortunati.
Uno di questi fortunati è il mitico Paco, uno che l’ha scampata e, grazie alla sua mamma adottiva Diana Lanciotti, ha potuto raccontarla (in “Paco, il Re della strada” e altri 3 libri vendutissimi), svelando a tutti coloro che non lo conoscevano il volto tragico del randagismo. Paco è l’indimenticato ispiratore del Fondo Amici di Paco, associazione nazionale per la tutela degli animali, scomparso nel 2006 all’età di sedici anni dopo un’eroica “carriera” di cane al servizio dei suoi simili meno fortunati di lui. La sua storia si intreccia strettamente con la storia di un’associazione che in questi ultimi ventun anni ha trasformato radicalmente il modo di pensare degli umani nei confronti dei cani, ma anche dei gatti, dei loro sentimenti e dei loro diritti.
Il Fondo Amici di Paco è stato la prima associazione, 20 anni fa, ad attirare l’attenzione di istituzioni, media e cittadini sul fenomeno del randagismo e a condurre importanti campagne (come “Non siamo giocattoli, non regalarci a Natale”, o “Non abbandonare il tuo cane. Lui non ti abbandonerebbe mai”, o “Buona Pasqua anche a loro”, o “Cane educato, cane rispettato”), che hanno favorito una nuova coscienza nei riguardi degli animali e la nascita di molte altre associazioni impegnate a difenderli, mentre prima si contavano sulle dita di… mezza mano.
In nome e nel ricordo di Paco, il Fondo Amici di Paco continua le sue attività di sensibilizzazione ma soprattutto di aiuti concreti (a differenza dalla gran parte delle altre associazioni) ai rifugi che accolgono i cani e i gatti abbandonati.
«Per tanti cani e gatti l’estate è un incubo», spiega Diana Lanciotti, fondatrice dell’associazione, giornalista, fotografa e autrice di libri cult sugli animali, oltre che di romanzi di grande successo. «Acquistati o adottati a Natale, magari con leggerezza, senza pensare all’impegno che un animale in casa comporta, già a Pasqua diventano ingombranti e d’estate addirittura dei veri e propri pesi… Purtroppo la mancanza di buona volontà di molti proprietari si abbina ai troppi divieti che ancora esistono, anche se per fortuna abbiamo fatto grandi conquiste rispetto al passato, migliorando la cultura dell’accoglienza e del rispetto verso gli animali, ma anche dell’educazione dei propri quattrozampe, per farli diventare… cittadini modello di una società che non è di certo tagliata su misura per loro.» In proposito va ricordato l’importante contributo di Diana Lanciotti al tema dell’educazione, con i suoi libri “L’esperta dei cani”, “I cani non hanno colpe” e la rubrica “Parliamone insieme” sulla rivista “Amici di Paco”.
«Ancora oggi», continua Diana, «ogni anno migliaia di cani e di gatti vengono buttati via come scarpe rotte o fuori moda. Per fortuna negli ultimi anni gli abbandoni sono diminuiti: dagli oltre 150.000 annui di cui parlavamo ventun anni fa, alla nascita del Fondo Amici di Paco, il calo è consistente, anche se una stima realistica non è possibile. E se qualcuno cerca di “dare i numeri” lo fa senza vera cognizione di causa. In ogni caso che siano mille o centomila o anche uno solo, gli abbandoni vanno contrastati. Noi ci stiamo riuscendo con le nostre campagne di sensibilizzazione, che hanno favorito un maggior senso di responsabilità verso gli animali e una nuova cultura dell’accoglienza da parte delle strutture ricettive. Ora, poi, non si abbandona quasi più per strada o in autostrada, ma nei pressi di un rifugio, dove si spera che ci sia sempre una mano pietosa che accolga lo sfortunato cane o gatto. Ma non sono le modalità a cambiare la sostanza: l’abbandono è sempre un gesto incivile e profondamente crudele, una sorta di bomba che esplode nel cuore del cane o del gatto abbandonato e fa a pezzi la sua fiducia e le sue speranze.»

Le campagne del Fondo Amici di Paco contro l’abbandono e per la responsabilizzazione dei proprietari
Su “Amici di Paco” e sulle testate che offriranno spazi gratuiti, come ogni estate sono presentati la campagna contro l’abbandono “È tempo di vacanze. Portami con te” (come sempre realizzata gratuitamente dall’agenzia Errico & Lanciotti, sotto la direzione creativa di Diana Lanciotti) e il vademecum “Mettiamo Bobi e Micio in valigia” con i consigli per viaggiare con il proprio cane o il proprio gatto. Una guida indispensabile per tutti coloro che (ogni anno sono di più) decidono di andare in vacanza con il proprio amico a quattro zampe. Sul sito www.amicidipaco.it inoltre si può consultare l’elenco delle spiagge accessibili ai cani in tutta Italia. Quest’anno la campagna è stata declinata in vari soggetti.
«Per rispondere a chi obietta che portarsi il cane è complicato, e che il cane sta più volentieri a casa, abbiamo voluto suggerire diverse “modalità d’uso” del cane in vacanza, mostrando immagini di cani felici di essere in vacanza con i propri amati umani. Stavolta il testimonial non è più solo il nostro Paco, che è stato l’antesignano del cane disposto a tutto pur di stare con i suoi umani (in proposito ricordo il travolgente “In viaggio con Paco”, in cui Diana ha raccontate le avventure sue e del marito in barca a vela con il loro adorato marinaretto a 4 zampe, n.dr.). Purtroppo andare in vacanza in Italia è tuttora non facile, a causa di una cultura dell’accoglienza ancora immatura, che penalizza chi sceglie di portare con sé i propri cani o gatti quasi più di chi li abbandona. Ogni volta che vedo esposto l’odioso cartello “Vietato l’accesso ai cani” se posso evito di entrare in quell’esercizio commerciale. Mi piacerebbe chiedere a quei signori, che espongono quei cartelli quasi fossero un trofeo, quanti cani hanno visto lasciare in giro pacchetti e mozziconi di sigarette, rifiuti e sostanze inquinanti. O disturbare la quiete del prossimo giocando a pallone o correndo in spiaggia, o tenendo la radio a tutto volume, per citare solo alcune delle forme più significative di “educazione umana”. Ma qualcosa sta cambiando: sensibilizzati dalle nostre campagne, molti sindaci in varie parti d’Italia hanno deciso di consentire l’accesso ai cani in diversi tratti di spiaggia. In tal modo, oltre a dimostrare rispetto verso chi non vuole separarsi dai propri amici a quattro zampe, si recupera chi prima era costretto a cercare all’estero località turistiche “di ripiego”, ma culturalmente più avanti in quanto a rispetto per gli animali. Questo cambiamento porta e sempre più porterà a una maggiore sensibilizzazione, un maggior rispetto, una maggiore tolleranza che porteranno a loro volta a un calo degli abbandoni, oltre che all’aumento dei flussi turistici. In quest’ottica è sempre più indispensabile che ogni proprietario si assuma la responsabilità di educare il proprio cane per favorire una convivenza civile e rispettosa con il prossimo… anche quello che non ama gli animali.»
In proposito ricordiamo la campagna “Cane educato, cane rispettato”, che, insieme alla campagna estiva, è inserita nella locandina al centro della rivista “Amici di Paco”. Esponetela dove potete.
Buona estate a tutti!

 

 

 


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Per info:
Simona Rocchi
ufficio stampa Fondo Amici di Paco
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FONDO AMICI DI PACO
Associazione nazionale per la tutela degli animali
Organizzazione di Volontariato – O.N.L.U.S.
25015 Desenzano del Garda (BS) – Italy
Tel. +39 030 9900732 Fax +39 030 5109170
paco@amicidipaco.it
www.amicidipaco.it

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