Ritiro cucciolo da allevamento fuori regione
Gentilissima Diana,
le scrivo perché sabato 10 aprile dovrei accompagnare mio padre a ritirare un cucciolo in un allevamento in provincia di Pesaro e noi veniamo da Arezzo, quindi dovremmo transitare in due regioni rosse (Toscana e d Emilia Romagna) e quindi entrare in una arancione (Marche). Ho provato a contattare tutte le Prefetture interessate ma i pareri sono contrastanti, in quanto mentre le due Prefetture di Rimini e Pesaro mi hanno risposto che si può fare per garantire il benessere del cucciolo e che comunque il semplice transito senza sosta è consentito, quelle di Arezzo e Forlì-Cesena mi avrebbero detto che il ritiro di un cucciolo non rientra nelle ‘situazioni di necessità’ di cui al DPCM. Vista la sua competenza in merito, vorrei avere ‘lumi’ da lei.
Attendo sua cortese risposta, se possibile a breve, e ringrazio.
Cordialmente
Monica
Gentile signora Monica,
“Le restrizioni, l’isolamento forzato, la mancanza di socialità hanno provocato un senso di vuoto e di solitudine che non è riscontrabile nemmeno nei tempi di guerra, in cui, anzi, la possibilità di stare con gli altri dava forza e senso alla vita. Il fatto è che oggi si pensa solo a salvaguardare la vita biologica, ignorando l’aspetto sociale, emotivo, spirituale della vita che fa di noi degli esseri umani anziché degli automi.
Il senso di vuoto causato dal “distanziamento sociale” (un concetto disumano e contronatura, che potrebbe essere sostituito tutt’al più da una maggiore attenzione e un distanziamento semplicemente “fisico”) molto spesso viene colmato dalla compagnia e dall’affetto dei nostri amici animali. Un cane o un gatto sono fonte di gioia e ora più che mai un toccasana per sempre più persone, che si sono rese conto che proprio nei momenti difficili avere vicino un amico sincero per ricevere conforto e compagnia può essere di grande aiuto. Ed è questo il motivo per cui proprio nel 2020 si è assistito a un notevole aumento delle adozioni… L’importante è che ogni adozione sia una scelta consapevole e non dettata da entusiasmi momentanei. E che non si trascuri mai l’educazione, che permette a ogni cane di creare un buon rapporto con i propri padroni e la società umana in genere, oltre che con i propri simili.”